28 aprile 2021

Corrado Zucchi raccontava: “Ci siamo fatti le ossa scorrazzando sulle Grigne…”

Anno 1962, Corrado Zucchi in vetta alla Walker.

 

(C.Bott.) “Zeno, compagnone estroverso e gioviale ma anche un po’ suscettibile, era il più socievole. Era specialista nel non trovare la strada di casa nel senso che, particolarmente quando si doveva scendere dai Resinelli, veniva sera, poi notte, notte fonda, quasi mattina… e lui era ancora lì che diceva “Vengo”. Eppure il lunedì mattina era sempre al suo posto di saldatore”.

Nel 1961 Corrado Zucchi, morto questa mattina a Mandello all’età di 84 anni, era una delle matricole del gruppo Ragni insieme a Zeno Conti e a Giulio Milani. E proprio di Conti lui parlava in quel racconto riportato nel libro Ragni di Lecco - Cinquant’anni sulle montagne del mondo dedicato al mezzo secolo dei “maglioni rossi” della Grignetta, pubblicato nel 1996 a cura di Alberto Benini.

Di Milani, invece, Zucchi diceva: “Giulio era il buono della compagnia, riservato e senza fronzoli. Era l’amico su cui potevi sempre e in ogni caso contare. Non so se il fatto che diventammo Ragni tutti e tre assieme sia stato propiziatorio o se fu perché avevamo gli stessi obiettivi, o semplicemente perché ci intendevamo, ma successe che da allora e per qualche anno arrampicammo insieme sulle stesse vie, molto spesso legati alle medesime corde”.

Zucchi in arrampicata sulla placca del Pilastro centrale in Grignetta.


E ancora: “E’ stato scorrazzando sulle Grigne fin da prima di essere Ragni che ci siamo fatti le ossa… Ricordo uno dei primissimi giri che intraprendemmo insieme. In quegli anni nevicava ancora parecchio e in un inverno particolarmente abbondante di neve ci venne l’idea di concatenare la cresta Segantini e la cresta dei Carbonari, passando dal rifugio Elisa…. Furono due giornate splendide”. Poi via al racconto di quell’autentica avventura. Anzi di quella scommessa, naturalmente vinta.

Poi la salita alla parete nord del Disgrazia e alla Nord-est del Pizzo Badile, la Nord del Roseg e la Nord del Piz Palù, la “via delle guide” sul Brenta, lo spigolo Vinci e lo spigolo Nord-ovest del Cengalo e - nel 1962 - la ripetizione della “Cassin” alla Walker, sul Monte Bianco.

Il 1960 era stato anche l’anno della seconda ripetizione invernale della “Cassin” al Sasso Cavallo, dell’ascensione alla Torre Venezia in Dolomiti con Giorgio Redaelli e Pierlorenzo Acquistapace e di una nuova via aperta con lo stesso Acquistapace, per tutti il “Canela”, sul Sasso dei Carbonari.

Non a caso oggi il saluto dei “maglioni rossi” a Corrado Zucchi è introdotto sul sito dei Ragni da un’emblematica premessa: “Se ne va un grande alpinista”.



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