26 aprile 2021

Mandello. Gli alunni dell’asilo di Olcio “incontrano” Ezio Moioli e la sua pittura


 

(C.Bott.) Sono trascorsi quarant’anni dalla sua morte. Era infatti il 1981 quando il mondo della pittura perse Ezio Moioli, paesaggista, ritrattista e autore di pregevoli opere di arte sacra.

Origini mandellesi (era nato a Olcio nel 1902), diplomato all’Accademia di Brera, Moioli non può e non deve essere dimenticato. Di più, deve essere conosciuto anche dalle nuove generazioni, così che le stesse possano apprezzarne il genio pittorico.

A questo riguardo merita di essere segnalata l’iniziativa della scuola dell’infanzia di Olcio, che nei giorni scorsi ha fatto idealmente incontrare i piccoli alunni proprio con Moioli.



Le insegnanti hanno condotto i bimbi dell’asilo della frazione mandellese davanti alla sua casa natale e nel punto in cui è stato a suo tempo posizionato dall’Archivio comunale della memoria locale il pannello che ne ricorda la carriera artistica, tratteggiando altresì le tappe più significative della vita del pittore.

I piccoli alunni hanno poi ammirato il grande dipinto realizzato da Ezio Moioli nei primi anni Sessanta raffigurante San Giovanni Bosco e custodito nella chiesa parrocchiale di Sant’Eufemia. Un’opera, questa, che si lega a filo doppio a Olcio e alla sua comunità non soltanto per l’autore ma anche perché furono due bambini residenti proprio nella frazione mandellese a posare per il pittore. Si tratta di Celestino Panizza e di Alberto Ivaldi, ritratti il primo di profilo e nell’atto di portare la mano destra all’altezza del viso e il secondo che rivolge sorridente lo sguardo proprio a don Bosco.

Ma non è tutto. Dal catalogo realizzato in occasione del centenario della nascita di Moioli i bimbi più grandi dell’asilo hanno scelto tre ritratti e li hanno a loro volta disegnati.






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