22 aprile 2021

Scuola di musica “San Lorenzo” di Mandello Lario, giovani talenti crescono

Allievi ed ex allievi in evidenza in vari concorsi nazionali e internazionali. Daniele Panizza vince la rassegna di Bellano. Paola Lafranconi fresca di laurea in clavicembalo al Conservatorio di Como

Emanuela Milani, direttrice didattica e artistica della Scuola di musica "San Lorenzo".


(C.Bott.) Scuola di musica “San Lorenzo” di Mandello in grande spolvero in una serie di concorsi nazionali e internazionali. E non soltanto. Merito di alcuni allievi, che hanno saputo mettersi in bella evidenza piazzandosi ai primi posti in importanti rassegne del panorama musicale lombardo dopo essersi sottoposti al giudizio di qualificate commissioni formate da docenti e concertisti di chiara fama, con alle spalle esperienze artistiche di indiscusso valore.

Al concorso musicale “Enrico Arisi” organizzato dall’Istituto comprensivo “Ugo Foscolo” di Vescovato (in provincia di Cremona), in collaborazione con l’Associazione Junion Band, la dodicenne Angela Del Pozzo e Giovanni Gaddi, 15 anni, entrambi allievi di violoncello della professoressa Anna Camporini, docente della “San Lorenzo”, hanno ottenuto rispettivamente il terzo e il quarto premio nella “sezione solisti” (88 i punti conseguiti da Angela, 81 quelli ottenuti da Giovanni).

Nonostante il lockdown e l’esigenza di fare lezione a distanza, la passione e la tenacia dei due giovanissimi allievi, oltre naturalmente alla vicinanza e alla professionalità dell’insegnante, hanno consentito loro di mettersi in luce in una rassegna dove i premi in palio venivano assegnati con criteri particolarmente selettivi trattandosi di un concorso internazionale e di fama soprattutto per la categoria “archi”, con borse di studio e riconoscimenti attribuiti dalla famosa Accademia Stauffer di Cremona.

Angela Del Pozzo


Angela Del Pozzo si è avvicinata al violoncello all’età di 6 anni dopo aver respirato musica fin dall’infanzia partecipando al coro dei “piccoli” della Scuola “San Lorenzo”. Attualmente studia anche pianoforte (iniziato sempre alla “San Lorenzo”) alla media “Stoppani” a indirizzo musicale di Lecco con la professoressa Cristina Pricca. La sua passione per il violoncello non è peraltro mai venuta meno, tanto da aver voluto partecipare con entusiasmo al concorso “Arisi”, dove la commissione della sezione “strumenti ad arco” era costituita dai maestri Marco Pedrona, Francesca Coppelli e Stefano Conia.

Giovanni Gaddi


Giovanni Gaddi, studente al Liceo classico, ha invece  intrapreso lo studio del violoncello pochi anni fa mosso da un’autentica passione per questo strumento così particolare che lo ha portato a frequentare con la “San Lorenzo” anni di lezioni, saggi e concerti. La sua voglia di mettersi in gioco non è mai venuta meno e i risultati gli stanno dando ragione. 

Sia Angela sia Giovanni fanno parte del gruppo “Celli Belli” di Cantù, un’orchestra di violoncelli costituita da giovani strumentisti ad arco provenienti dalle province di Como, Lecco e Varese (dello stesso gruppo, per la cronaca, fa parte anche l’alunna violoncellista Maria Zuccoli, a sua volta allieva della Scuola “San Lorenzo”).

La docente Anna Camporini.


A regalare belle soddisfazioni è altresì la tredicenne mandellese Irene Lanfranconi, allieva di pianoforte di Michele Santomassimo, che di recente ha ottenuto il secondo premio (con il punteggio di 90 su 100) al concorso internazionale “Bellano paese degli artisti”.

Già vincitrice di concorsi, Irene ha intrapreso il suo percorso musicale all’età di soli 3 anni con il coro dei “piccoli” della “San Lorenzo” guidato da Emanuela Milani. Ha iniziato lo studio del pianoforte, già sotto la guida del professor Santomassimo, a 6 anni e ora si è avvicinata anche al violino presso la scuola media “Ticozzi” a indirizzo musicale da lei frequentata a Lecco (suo insegnante è Socrate Verona). I suoi programmi spaziano da Bach a Chopin e a Liszt.

Irene Lanfranconi con il professor Michele Santomassimo.


Sempre al concorso internazionale di Bellano ha ottenuto il primo premio assoluto (con 100/100) il diciassettenne liernese Daniele Panizza, ex alunno della “San Lorenzo”, dove ha mosso i primi passi… artistici sotto la guida di Alessandro Milesi per poi approdare alla Civica Scuola di musica “Claudio Abbado” di Milano, dove attualmente studia con il professor Paolo Gilardi, docente delle masterclass estive di perfezionamento della “San Lorenzo”.

Studente al “Badoni” di Lecco, Panizza sa abbinare al meglio la passione per il concertismo agli impegni scolastici e recentemente ha vinto numerosi concorsi.

Il diciassettenne liernese Daniele Panizza.


Ma non è ancora tutto. E’ infatti soltanto dei mesi scorsi il conseguimento della laurea in clavicembalo al Conservatorio di Como da parte della talentuosa mandellese Paola Lafranconi, già allieva di organo del professor Alessandro Milesi alla “San Lorenzo”, studentessa in veterinaria.

Insomma soddisfazioni in serie per la scuola di musica di Mandello. A farsene interprete è Emanuela Milani. “La nostra è una scuola che forma giovani musicisti attraverso percorsi accademici che fanno riferimento ai programmi ministeriali dei Conservatori di Stato - dice la direttrice didattica e artistica della “San Lorenzo” - e ciò è reso possibile dalla professionalità dei nostri docenti, che hanno alle spalle una lunga carriera concertistica e didattica”.

Paola Lafranconi


Nonostante il Covid la scuola mandellese ha continuato la propria attività a distanza e tutti gli alunni hanno partecipato alle lezioni online grazie anche all’inventiva dei docenti i quali, avvalendosi di materiale tecnologico sempre più avanzato, hanno impartito lezioni all’insegna dell’informatica.

“Ciascuno di noi - aggiunge Emanuela Milani - ha cercato di motivare gli alunni e i risultati non sono mancati. I nostri giovanissimi allievi hanno registrato video e lezioni mettendosi in gioco settimanalmente e cercando di non abbandonare lo strumento studiato”.

Il gruppo "Celli Belli" di Cantù.


“Il successo più grande per la scuola e per noi docenti - conclude - è aver trasmesso una passione incondizionata per la musica e al tempo stesso avere avvicinato e guidato questi giovani attraverso validi percorsi formativi, insegnando loro il valore del sacrificio. Studiare uno strumento è  gioia ma anche dedizione e dovere e alla fine i risultati arrivano, a dimostrazione che con la volontà si ottiene tutto, un po’ come accade per lo sport. Rispetto appunto alla pratica sportiva la musica forse ha meno risonanza, ma posso assicurare che l’allenamento e la fatica per raggiungere le più alte vette sono gli stessi. E la gioia è sempre grande”.

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