14 aprile 2021

“No U-Turn”, in un libro le riflessioni e le emozioni di Paolo Catello Fienga. E la sua vita

L’autore, classe 1963, figlio di una profuga istriana e di un alto magistrato, abita dal 2019 a Mandello Lario

Paolo Catello Fienga


(C.Bott.) Sua madre Jolanda, morta nel gennaio dello scorso anno, fu in Italia tra le prime assistenti sociali e svolse una intensa quanto disinteressata attività in varie associazioni cattoliche di volontariato. Classe 1928, profuga istriana, amava la terra lariana e aveva arrampicato sulle Grigne. Suo padre Ugo, scomparso nel 2011, fu un alto magistrato. Lui, Paolo Catello Fienga, classe 1963, dai genitori ha ereditato la passione per l’astronomia e la letteratura, al punto da conseguire nel ‘98 la laurea in astrofisica, dopo quella in giurisprudenza che risale al 1987.

Ideatore e fondatore dei siti Internet “Lunar Explorer Italia” e “Astronomy picture of the day”, a partire dagli anni dell’adolescenza ha scritto poesie, canzoni, brevi novelle, epigrammi e prose capaci di rispecchiare i suoi stati d’animo, le sue emozioni e le sue matrici culturali.

Tra il 1993 e il 2011 ha pubblicato Gli occhi del leone, Omnes vulnerant e Sentieri di mezzanotte e tra il 2004 e il 2010 numerosi articoli di scienza e di astronomia sia su riviste specializzate sia su un blog da lui stesso ideato.

Originario di Milano, ha vissuto a Bresso fino al ’70 per poi trasferirsi a Salerno prima di fare ritorno nel ’76 in Lombardia. Dal 2019 abita a Mandello Lario, dove ha sposato in seconde nozze Tatiana Balbiani.

La letteratura e la scrittura, si è detto, fanno parte un po’ da sempre del suo mondo. E ora la sua storia, il suo cammino e in definitiva la sua vita sono racchiusi in un libro dato alle stampe lo scorso mese di febbraio, edito per la collana Ardeur da “Limina Mentis” di Villasanta.

La copertina del libro di Paolo Catello Fienga.


Il titolo è No U-Turn e nella prefazione l’autore spiega: “Si nasce e iniziamo a vivere. Infanti, ragazzi, adolescenti, adulti, vecchi. Ma a volte la consapevolezza manca… La vita è una serie di un gioco. Forse miracoloso e splendido, forse turpe e perverso. C’est la vie. Non rinnego nulla, non rimpiango nulla, non ho rimorsi, non ho aspettative. E il perché è semplice: ho oltrepassato la linea, non posso tornare indietro, non si torna indietro, mai. Si può solo andare avanti. Verso la gloria, la catastrofe o l’oblìo. No U-Turn”.

Poi via al capitolo dedicato agli anni compresi tra il 1979 e il 1993, alle poesie giovanili e ai “primi passi nella vita”. Quindi gli anni della libertà e del dolore, compresi tra il ‘94 e il ’99. Altre composizioni e altre riflessioni.

Infine gli anni che vanno dal 2010 al 2017, quelli della maturità. Ma anche gli anni dell’amore, della morte e della… guerra.

Il 2011 è l’anno della morte del padre di Fienga e a lui l’anno successivo Paolo dedica “Come in un film…” e scrive: “Lasciami navigare, ma reggi sempre forte la mia mano, che stretta a questo timone resiste, oscilla e vacillerà, simile a una goccia di pioggia che, poggiata su di un ramo, attende che si calmi il vento e poi, nel sole, ancora brillerà”.

Del 2014 è “Gioventù istriana”, dedicata a sua madre Jolanda, e del 2015 “Il soprabito nero”, testo scritto per lei, per Ginny, la sua prima moglie, professione insegnante, troppo presto strappata alla vita. “Tutto ritorna, in questa indefinibile esistenza - riflette l’autore di No U-Turn - tutto ritorna e si fa riconoscere, anche le immagini che non ho mai visto ma che ho dentro di me... Si manifestano e si rivelano per quello che erano veramente, per loro stesse. Tutto ritorna alla mente, adesso, in questo giorno di vento, mentre ricordo…”.

Il nuovo libro di Paolo Catello Fienga può essere acquistato a Mandello presso l’edicola “Cumbre”, in piazza IV Novembre a Molina.

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