09 aprile 2021

"I giardini pubblici di Mandello rimangano… giardini e non sacrifichiamo aree verdi"

Scrive Luciano Maria Rossi: “Andarci a passeggiare, restarci un po’ è una cosa diversa dall’andare in una polisportiva o anche al Lido. Gli sport sono belli ma hanno altri spazi”



In merito alla prevista riqualificazione dei giardini pubblici di Mandello, Luciano Maria Rossi ci invia l’intervento che di seguito pubblichiamo:

I nostri giardini a lago sono uno spicchio di grande bellezza. Meritano tutta la nostra cura e attenzione, che risani l’attuale precarietà. Per questo ho letto e riletto con interesse il progetto di riqualificazione commissionato dal Comune di Mandello a uno studio di architettura di Sondrio. Provo a proporvi qualche riflessione.

“Riqualificazione” è un termine che ha due significati diversi: può voler dire recuperare un’area o una struttura riportandola alla sua qualità originaria perduta nel tempo, oppure trasformarla per darle nuove caratteristiche e nuovi utilizzi. Entrambi i significati sono presenti nel progetto.

Sul primo è facile trovarci tutti d’accordo. Il documento stesso, che si avvale anche della consulenza di due dottori agrari, sottolinea a più riprese il valore panoramico e ambientale dei giardini con il loro pregevole patrimonio arboreo, pur con casi di ammaloramento.

Nello stesso tempo deplora il progressivo deterioramento dell’insieme, per interventi succedutisi senza un piano unitario, per la scarsità di cura e manutenzione, l’errata potatura delle piante, eccetera. Di conseguenza indica la necessità di rinnovare manufatti e vialetti, di sistemare prati e siepi e di provvedere in futuro a una manutenzione continua e corretta. E’, a grandi linee, quello che tutti da tempo auspichiamo.

Il punto delicato viene con la seconda prospettiva, quella della trasformazione e nuova destinazione d’uso, con la costruzione di una serie di impianti per attività sportive e ricreative. E qui credo occorra una grande cautela e un serio confronto con la cittadinanza, perché i giardini sono troppo importanti per tutti.

Le opere previste sono infatti numerose e di forte impatto: in Poncia, sostituzione della pista skate con un campo di pallavolo da spiaggia, area fitness, attracco natanti turistici. Poi, andando verso l’area mercato, campo da bocce, nuova pista skate, aggiunta di un “bowl” e gradinate per gli spettatori. Per il “bowl” mi è venuto in soccorso Internet: sarebbe un “catino”, una pista di cemento con le pareti ricurve per le evoluzioni di skatisti e ciclisti. Il tutto, inevitabilmente, con il sacrificio di porzioni di verde: meno prati, fiori, piante, forse una quarantina. Concludo con il preventivo di spesa per l’intero progetto, che si aggira sui 2.500.000 euro.

Devo ammettere di essere perplesso. Io penso che i giardini debbano restare giardini. Andarci a passeggiare, restarci un po’ è una cosa diversa dall’andare in una polisportiva o anche al Lido. Gli sport sono belli, ma hanno altri spazi. Inoltre i nostri giardini non sono il parco di Monza, dove si è potuto costruire senza danno un autodromo: sono piccoli, appunto uno spicchio di terra, e mi sembra un peccato perderne anche un solo metro quadrato.

Ma poi c’è un motivo più profondo che ce li fa amare così come sono. Mandello è una cittadina operosa, proiettata al futuro, piena di attività, di traffico, di motori. I giardini sono, in paese, la sua oasi di pace.

Ci veniamo per rilassarci, per incontrare gente, per chiacchierare con gli amici, camminare tra i vialetti e sederci sulle panchine (per favore, comode e tutte con lo schienale!), oppure per leggere un libro o fare le parole crociate, o anche semplicemente per non far niente, come suggeriscono gli psicologi. E intanto ci godiamo il bello che c’è intorno: il verde, il silenzio e le voci, il panorama a lago e a monte.

Credo, se non sono troppo all’antica, che siano tutte dimensioni importanti della vita. Qui abbiamo la fortuna di averle: io le conserverei sempre con gratitudine e rispetto.

Luciano Maria Rossi - Mandello Lario

10 commenti:

  1. Ringrazio il Prof. Rossi per aver espresso chiaramente quello che è non solo il mio pensiero ma sicuramente anche quello di tanti altri mandellesi, pensiero che si può riassumere con la frase "i giardini di Mandello restino giardini" ovvero un'area di relax fisico e mentale. Spero che chi di dovere ne tenga conto.

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  2. Non possiamo che condividere totalmente quanto esposto, Rina

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  3. Uno sfregio alla bellezza di un giardino oasi di pace e contemplazione per un giardino di altri tempi

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  4. Sottoscrivo le parole del professore,e pensando anche a questo periodo di carestia per tanti cittadini, investirei i soldi per sostenere le tante persone in difficoltà.

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  5. Decisamente si, sono " giardini" e tali devono restare.

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  6. Decisamente si, sono " giardini" e tali devono restare.

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  7. Purtroppo, per strano che possa sembrare, sulle rive di un lago famoso da oltre 2000 anni per i suoi bellissimi giardini pare non si abbia nessuna idea del perché, da ogni dove, si venga lì(anche ad abitare) per trovarci bei giardini e non certo per giocare a bocce o giocare a pallavolo come su una qualsiasi spiaggia popolare di qualsiasi anonimo paesotto con un po' di anonimoa acqua davanti. Viene in mente il caso del pontile, a suo tempo fortunosamente salvato da qualcuno un po' più evoluto degli allora amministratori e ripristinato in tempi migliori.

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  8. Che si faccia un confronto pubblico visto che i soldi sono dei Mandellesi e non della giunta di maggioranza e poter sentire persone con ampia competenza su i giardini visto in passato i disastri commessi in passato ved.art.1 della costituzione italiana

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  9. Non sono di Mandello ma ho una casa che sfrutto nei fine settimana e quando e possibile, i giardini li trovo belli per quel che sono "giardini" per rilassarsi e passeggiarvi, il realizzare campo da pallavolo e bocce con pista state, che verrebbero utilizzate solo un paio di mesi all'anno, mi sembra uno spreco di soldi pubblici, quello che a mio avviso manca è una zona recintata per cani.

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  10. Mi sembra che il parere dei cittadini non interessi a chi ci governa come se le decisioni e i soldi siano una loro prerogativa

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