17 luglio 2019

“1900… addio!!!”. In un libro ritagli di vita e ricordi di anni lontani


A scriverlo, in una sorta di tenero diario, è stata l’oggionese Marisa Gabbioni, classe 1929
di Claudio Redaelli
“La giovinezza, la spensieratezza e l’amore hanno poteri magici per farci vivere momenti felici”. Conclusione più tenera forse non avrebbe potuto avere il libro di ricordi che l’oggionese Marisa Gabbioni, classe 1929,  dedica a sua madre Libera e a suo padre Erminio dal titolo 1900… addio!!!
“Scrivere di se stessi o raccontare le proprie storie non è mai stata un’operazione semplice”, scrive nella prefazione il figlio Claudio, il quale spiega che “dalla narrazione emergono situazioni più o meno piacevoli che ci aiutano a capire, insieme alle sue emozioni, il percorso di una generazione nata tra le due guerre”.
Ritagli di vita, usi e costumi di un’epoca lontana nel tempo ma tuttora presenti con i loro valori più importanti e significativi. Storie di vita vissuta, di affetti, amicizie e condivisioni guardarti con l’occhio attento e curioso di chi le scrive.
“Capire e conoscere il nostro passato - si legge sempre nelle pagine introduttive del libro - credo sia l’elemento fondamentale per vivere il presente e affrontare il futuro con lo spirito giusto”.
Un vezzo, tuttavia, l’autrice se l’è concesso. Per i suoi 90 anni ha voluto regalarsi i suoi ricordi in un quadernetto rimasto per anni chiuso in un cassetto e arricchito ora da fotografie, pensieri, piccole rime, melodie e canzoni dei “suoi” anni.
Ecco allora il Cd che correda il piacevole volumetto, con brani che vanno da Bellezza in bicicletta del Quartetto Cetra a Camminando sotto la pioggia del Trio Lescano, da Ma l’amore no di Alida Valli a Parlami d’amore Mariù di Vittorio De Sica, passando per Signorinella di Achille Togliani e Sola me ne vo’ per la città di Mariangela Melato.
“Un bel dono - osserva ancora il figlio - per tutti quelli che le hanno voluto bene e che gliene vogliono ancora”. E una speranza: che uno tra i primi libri che leggerà l’amato pronipote Gabriele sia proprio questo piccolo diario scritto dalla sua bisnonna. Per fargli capire che “la giovinezza, la spensieratezza e l’amore hanno poteri magici per farci vivere momenti felici”.

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