08 luglio 2019

Bike team Mandello. In nove onorano la Granfondo don Guanella


Ad Alberto Pugno Vanoni il brevetto Randonnée Tour d’Ortles
(C.Bott.) Primo fine settimana di luglio intenso per i portacolori del Bike Team Mandello.
Nove atleti del sodalizio lariano sono stati impegnati nella terza edizione della “Granfondo don Guanella”, competizione ciclistica su strada che fin dalla prima edizione ha in Cadel Evans uno dei testimonial d’eccezione, oltre ad altri grandi campioni del ciclismo di un recente passato.
Partenza da viale Italia a Malgrate e arrivo a Cascina don Guanella a Valmadrera,, per complessivi 102 chilometri.
Da segnalare la sempre temibile ascesa del Ghisallo (9 chilometri e mezzo di salita al 7%, con pendenze anche del 14%), la salita del Colle di Brianza e, nel finale, anche lo strappo della Valsorda e successivamente a Ello via Marconaga.
Ultimi chilometri in pianura accanto al lago di Oggiono, prima dello strappo finale verso Cascina don Guanella, un chilometro circa con punte superiori al 10%.
In dettaglio, questi i tempi e le posizioni degli atleti del Bike team:
235° Salvatore Dessì (3h 44’41”) 26° Master 6 (55/59)
251° Christian Cannas (3h 45’26”) 41° Master 4 (45/49)
296° Giorgio Acquati (3h 55’46”) 36° Master 6 (55/59)
346° Fabio Giannoni (4h 07’02”) 67° Master 4 (45/49)
359° Mauro Rusconi (4h 12’11”) 16° Master 7 (60/64)
400° Fabio Fulconis (4h 25’31”) 20° Master 7 (60/64)
419° Roberto De Marcellis (4h 33’13”) 14° Master 8 (65/69)
432° Michele D’Alise (4h 36’31”) 80° Master 4 (45/49)
468° Severino Venini (5h 09’27”) 18° Master 8 (65/69).
Brevetto Tour d’Ortles per Pugno Vanoni
E bravo Alberto! Eccoci ora a parlare del Tour d’Ortles. Il brevetto Randonnée Tour d’Ortles si svolge lungo uno tra i più affascinanti percorsi alpini di tutta Europa. Un incontro ravvicinato con i colossi ghiacciati dell’Ortles Cevedale, dove s’incontrano Alto Adige, Lombardia e Trentino. L’itinerario racchiude il territorio del Parco nazionale dello Stelvio.
Così si potrebbe riassumere questo tour ciclistico che comprende quattro passi alpini (due grandissimi come Stelvio e Gavia, due outsider come Tonale e Palade), con un dislivello complessivo di 5.700 metri, distribuiti lungo un tracciato di 250 chilometri e con temperature che possono oscillare tra i 35° della pianura e i 5° degli oltre 2.700 metri di quota dello Stelvio.
Il Gavia, però, era ancora chiuso e il tragitto passava per il Mortirolo dalla parte di Grosio.
Alla fine i chilometri sono stati 270, con 5.800 metri di dislivello e con i ciclisti anche sotto la grandine all’attacco del Palade.
In gara (e brevetto conquistato) Alberto Pugno Vanoni, che ha chiuso la prova in 16 ore e 45 minuti.

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