10 aprile 2020

De Sfroos onora Tullio Abbate e chi non ce l’ha fatta “anche sul ramo di Lecco, su fino a Colico"

Il cantautore "laghée" Davide Van de Sfroos.
(C.Bott.) L’omaggio di Davide Van de Sfroos a Tullio Abbate, morto ieri al “San Raffaele” di Milano, ma anche a tutte le altre vittime del coronavirus, del Comasco e del ramo lecchese del Lario. L’omaggio del cantautore laghée a chi, pur combattendo con tutte le proprie energie, non ce l’ha fatta a vincere la sfida contro il nemico invisibile.
“Mi ha raggiunto la notizia della scomparsa di Tullio, costruttore di motoscafi  - dice De Sfroos in un video postato sulla sua pagina Facebook - una figura da sempre molto popolare per noi qui sul lago. La canzone Il costruttore di motoscafi lo riguarda, sia pure indirettamente, perché parlando di suo padre quel brano nomina anche i figli Bruno, Tullio e Chicco. Adesso a Tullio voglio chiedere, in prestito, il suo motoscafo simbolico, in questo caso mistico, per “caricarci su”, come diciamo noi, tutti i ricordi importanti di altre persone, magari meno popolari di Abbate, che abbiamo perso in questi giorni…”.
“Su questa sponda - afferma il cantautore - sull’altra sponda, sul ramo di Lecco andando verso Colico…”. Cita per tutti “Titti”, il “mitico” panettiere di Lenno, e Gianni "il brascin", per nominare soltanto due figure che facevano parte della quotidianità di molti.
Quindi, rivolgendosi direttamente ad Abbate, De Sfroos dice: “Tullio, su questa barca lascerete la scia, una scia che non verrà cancellata né dal vento né dalle onde”. Poi, accompagnandosi con la chitarra, via all’esecuzione di alcune  strofe del Costruttore di motoscafi, brano incluso nell’album “Pica!” uscito nel 2018. E il congedo: “Ciao a tutti, ragazzi, non vi dimenticheremo mai. Ciao, Tullio. Un abbraccio alla famiglia e una preghiera per chi ancora sta combattendo”.

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