02 aprile 2020

Una colomba pasquale in dono a oltre 10.000 infermieri dei centri Covid

Iniziativa di “Cancro primo aiuto” nei giorni della grave emergenza coronavirus. Saranno distribuite in tutti gli ospedali lombardi
Flavio Ferrari
“Cancro primo aiuto” dona una colomba pasquale a tutti gli infermieri (in totale oltre 10.000) dei centri Covid delle strutture sanitarie lombarde. Nei prossimi giorni saranno distribuite negli ospedali delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Como, Lecco, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
“Premesso che anche i malati oncologici sono stati colpiti in vario modo dal Covid-19 e stiamo tenendo monitorata la situazione - afferna Flavio Ferrari, amministratore delegato dell’associazione - ci siamo anche chiesti cosa potevamo fare di fronte a questa emergenza straordinaria. Molti dei nostri soci sono intervenuti con sostanziosi contributi economici in aiuto agli ospedali per consentire di acquistare le strumentazioni necessarie, ma abbiamo pensato che fosse doveroso anche dare un riconoscimento, che è un segno di ringraziamento e di incoraggiamento, agli infermieri che instancabilmente stanno assistendo i molti pazienti affetti da coronavirus”.
Si è così deciso di donare a ciascuno degli infermieri dei Centri Covid una colomba pasquale. L’operazione è stata possibile grazie alla generosità del Gruppo Tigros e del suo amministratore delegato, Mariaveronica Orrigoni, del gruppo Iperal e del suo presidente Antonio Tirelli, membro del consiglio d’amministrazione di “Cancro primo aiuto”, e alla sensibilità di Nicola Caloni, vicepresidente dell’associazione, titolare della “Caloni trasporti”, che si occuperà della distribuzione delle colombe negli ospedali.
Inoltre, burocrazia permettendo, nei prossimi giorni dovrebbe partire dalla Cina un carico di dispositivi di protezione per medici e infermieri che sarà destinato agli ospedali brianzoli.
Ma l’azione di “Cancro primo aiuto” si è concretizzata direttamente anche verso i malati oncologici, per i quali l’avvento del coronavirus ha significato ulteriori preoccupazioni e paure. Da qui l’invio di una psicologa all’Ospedale “San Gerardo” di Monza per affiancare i malati di cancro e contenere il distress, così da prevenire l’insorgenza di condizioni di disagio e malessere psicologico.

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