06 giugno 2025

Gallivaggio. Le offerte raccolte domenica nelle chiese della diocesi destinate al restauro del Santuario

Domenica prossima in tutte le parrocchie della diocesi di Como le offerte raccolte durante le messe sosterranno il restauro del Santuario di Gallivaggio. Il cantiere è stato avviato lo scorso 4 aprile, dopo anni di lavori preparatori, progettazioni e assegnazioni definitive. La chiesa il 29 maggio 2018 fu colpita e danneggiata da una frana di 7.500 metri cubi di materiali.

La raccolta dell’8 giugno si affianca alla campagna fondi già in corso da alcune settimane e che prosegue per finanziare l’attività di ristrutturazione e restauro. L’intervento di recupero, che richiederà oltre due anni di cantiere (820 giorni), ha un costo complessivo di 4 milioni e 635mila euro: la Regione Lombardia ha stanziato 2 milioni, la Provincia di Sondrio con la Fondazione Cariplo 1.635.000 euro.

La diocesi di Como ha un carico economico di un milione di euro. Da qui l’attivazione della raccolta fondi e della colletta straordinaria. I lavori in corso permetteranno di riaprire il Santuario a fedeli e visitatori.

Il contesto geografico e le caratteristiche del Santuario hanno richiesto particolari accortezze, con iter amministrativi, procedure rigorose e trasparenti per quanto riguarda gli aspetti economici, insieme alla tutela culturale e ambientale. A tutto ciò si aggiungono le ulteriori difficoltà causate dalla pandemia, che ha rallentato il regolare dispiegarsi del percorso burocratico. Innanzitutto è stato necessario mettere in sicurezza il versante montano, con la realizzazione di un vallo lungo 243 metri e alto fino a 23 metri, per un investimento di 2,5 milioni di euro coperti dalla Regione. Questo manufatto, realizzato con i materiali recuperati dalla frana, ha lo scopo di contenere eventuali futuri crolli, proteggendo sia il Santuario sia la sottostante Statale 36.

La parete della montagna è costantemente monitorata da Arpa Lombardia, grazie a un sistema di controllo avanzato, che garantisce un monitoraggio continuo della stabilità del versante. Parallelamente, per preservare il patrimonio artistico del Santuario già prima della frana furono messi in salvo dipinti, stendardi e oltre 120 oggetti sacri, grazie all’intervento della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Milano, con il supporto della diocesi di Como, dei carabinieri, dei vigili del fuoco e delle autorità locali.

Le opere più preziose sono state restaurate dalla Soprintendenza nel 2021 e ora si trovano nella Cappella dell’Addolorata della Collegiata di San Lorenzo a Chiavenna, mentre la statua della Madonna di Gallivaggio è collocata nella cappella di Santa Marta, sempre nella Collegiata. Una volta completato il restauro, potranno tornare nella loro sede originaria.

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