01 giugno 2025

In fiamme e distrutta la chiesa di don Filippo in Mozambico. “In una notte il fuoco si è preso tutto”

A darne notizia è stato don Filippo Macchi: “La chiesa di Mirrote si è incendiata mentre alcune persone di fiducia stavano cacciando le api che si erano rifugiate sotto il tetto. Purtroppo il fuoco è stato indomabile, soltanto una persona si è ferita non gravemente e la gente è riuscita a salvare gran parte degli arredi sacri, l’archivio parrocchiale, le cose che erano dentro. I cristiani hanno dovuto assistere impotenti e piangenti alla distruzione della loro chiesa antica, costruita nel 1967”.

Così il sacerdote che fu vicario a Mandello Sacro Cuore dal 2006 al 2012 e che dall’autunno 2021 svolge il suo ministero in Mozambico, dove è missionario fidei donum, racconta quanto accaduto in queste ore, dopo aver ricordato che la parrocchia in cui lui opera, fondata novant’anni fa, è tra le più antiche della diocesi. “Noi missionari - scrive - non c’eravamo perché siamo in città. Torneremo appena possibile e i preti di Namapa ci hanno fatto la carità di aiutare la gente e di coordinare il lavoro. Diversi giovani sono rimasti tutta la notte sul posto...”.

E in un successivo messaggio: “Mentre la mia chiesa stava ancora bruciando, la provvidenza mi ha dato queste parole di Gesù, che mi hanno sorpreso e consolato: “In verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore ma, quando ha dato alla luce il bambino non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore, ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia”. Spero che tutti gli amici, anche i tanti fratelli della parrocchia e della diocesi di Nacala che mi hanno fatto compagnia, le possano accogliere nel loro cuore”.

E ancora: “In una notte il fuoco si è preso tutto e ci ha lasciato la responsabilità di salvare e rinnovare ciò che conta e che non passa: le persone, la fede in Dio, la storia che continua. Non si è trattato di terrorismo o vandalismo e quanto accaduto ci stimolerà a prenderci cura di ciò che conta di più, le pietre vive che sono le persone”.

Don Alberto Pini, direttore del Centro missionario della diocesi di Como, segue l’evolversi della situazione e si dice addolorato per quanto accaduto. “Ci uniamo in preghiera ai nostri missionari e ai cristiani di Mirrote - afferma - e vedremo come aiutare quella comunità e i nostri fidei donum”.

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