01 luglio 2020

Fino alla luna e ritorno, Special Olympics lancia un’affascinante sfida agli appassionati della corsa

L’avventura inizia oggi e culminerà il 21 luglio, ossia il giorno del 1969 in cui Armstrong mise piede per la prima volta sulla superficie lunare
(C.Bott.) “Unisciti al nostro viaggio verso la Luna! Tutti insieme, camminando o correndo, ci arriveremo”. Il messaggio è certamente accattivante e a lanciarlo, non soltanto agli atleti dell’associazione ma in generale a tutti i runners e agli appassionati delle corse e delle camminate, è “Special Olympics Italia”.
Spiegano i vertici del sodalizio: “Vogliamo tentare di coprire la distanza della Terra dalla luna, 384.403 chilometri, mettendo insieme tutte le forze”. Poi, inevitabile, un riferimento agli atleti dell’associazione riconosciuta nel 2004 dal Coni come sodalizio benemerito: "Quante volte li abbiamo sentiti dire “Mai avrei pensato di arrivare fin qui”? Quante volte con la medaglia al collo li abbiamo visti toccare il cielo con un dito? La verità è che gli atleti Special Olympics ci hanno abituati a imprese straordinarie. Un esempio lampante sono gli ultimi Smart games".
E ancora: “Ogni singolo atleta inizia un percorso. Il cammino non è semplice e lineare e Special Olympics è li accanto, ad accompagnarlo passo dopo passo e lanciando continue sfide, traguardi da tagliare e soprattutto creando opportunità per raggiungerli, facendo leva sulle potenzialità e sui talenti di ognuno di loro”.
Poi ecco la presentazione della nuova sfida, oltremodo ambiziosa e rivolta come detto a tutti, nessuno escluso: “To the moon and back”. Come dire, fino alla luna e ritorno.
E la spiegazione della sfida: “Registriamo quotidianamente i nostri percorsi. Con Special Olympics, con i nostri atleti e con i tanti amici che accetteranno questa proposta, arriviamo fino alla Luna e ritorno”.
La sfida inizia oggi, mercoledì 1° luglio, e avrà come momento clou il 21, ossia il giorno del 1969 in cui Neil Armstrong mise piede per la prima volta sulla luna.
Come fare per partecipare? Dall’applicazione Adidas running, scaricabile gratuitamente da Google Play Store iOS App Store, si deve accedere al gruppo Special Olympics #totheMoonandBack. Si deve quindi creare un profilo utente registrandosi con il proprio indirizzo e-mail oppure tramite il profilo Facebook.
A partire da oggi si dovrà impostare l’allenamento su “Corsa” (anche se si cammina) e ogni volta che l’atleta farà movimento dovrà attivare la app, cliccando su “Inizia”. Adidas running registrerà la distanza del percorso svolto e creerà automaticamente una classifica che potrà essere seguita dalla app stessa andando su “Community”, scorrendo in fondo “Gruppi e Community”- “Special Olympics #TotheMoonandBack”.
“In questo arco di tempo - spiega sempre l’associazione - puoi distinguerti e provare a vincere premi di categoria: fai brevi video e foto dei tuoi percorsi pubblicandoli su Facebook o Instagram, in modalità privacy pubblica, taggando @Special Olympics Italia con l’ hashtag #totheMoonandBack. A seguire, aggiungi l’hashtag della categoria di runner per la quale intendi gareggiare”.
Basandosi sulla app e sull’attività prodotta sui social, “Special Olympics Italia” assegnerà una serie di premi a coloro i quali si distingueranno in questo lungo viaggio. Ad esempio, riconoscimenti andranno a colui che macina più chilometri, a chi tagga più amici nei suoi post, alla squadra più attiva (che sia un team Special Olympics o una squadra esterna di runners), a colui che crea più contenuti social su questa sfida raccontando il proprio percorso, alla mamma e al papà più attivi.
Ma perché accettare la sfida? A spiegarlo sono gli stessi responsabili di “Special Olympics Italia”. “Secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità - affermano - 10.000 passi al giorno, per un periodo di tempo prolungato, migliorano notevolmente il fisico e la salute mentale. Studi di ricerca hanno inoltre dimostrato che in tal modo si riduce il rischio di malattie cardiache o infarto fino al 50%, si stabilizzano i livelli di zucchero nel sangue, riducendo così il rischio di diabete di tipo 2, ci si protegge da alcuni tumori, in particolare seno e colon”.
“Si crea inoltre un impatto positivo sulla salute mentale - aggiungono - favorendo un sonno e un umore migliori e una crescita del nostro livello di energia”.

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