07 marzo 2021

Mandello e il Centro di ascolto della Caritas, da 25 anni accanto ai più poveri

La coordinatrice, Daniela Redaelli: “Chiedo scusa se non siamo stati sempre all’altezza delle loro attese”



(C.Bott.) Uno scritto che “racconta” i 25 anni del Centro di ascolto della Caritas, dal 1996 ad oggi. Un cammino a sostegno dei più poveri e nel segno dell’ascolto, cuore della relazione di aiuto. Un percorso che coinvolge peraltro non soltanto chi è ascoltato ma appunto anche chi ascolta, per un progetto che - attraverso la ricerca delle soluzioni più adeguate alle diverse esigenze - guarda alla liberazione della persona dal bisogno, rispettandone la dignità.

Ad accompagnare il testo, il dono di una piccola pianta grassa. Così il Cda del vicariato di Mandello ha voluto “celebrare” oggi i suoi primi cinque lustri di attività e ricordare l’attività fin qui svolta e le iniziative tuttora in corso o sul punto di partire.

Lo ha fatto alla messa festiva delle 11, al “Sacro Cuore”. Un rito religioso carico di significati, anche perché proprio al Signore è il primo “grazie” indirizzato al termine della celebrazione eucaristica da Daniela Redaelli, coordinatrice del Centro di ascolto. “Lui ci sostiene nello svolgimento della nostra missione - ha detto - che non è semplice”. “Vogliamo essere sempre al fianco di chi ha bisogno - ha aggiunto - e rendere quotidianamente visibile l’attenzione e la sollecitudine verso i poveri, facendo sì che la misericordia diventi patrimonio comune”.

Poi il “grazie” a don Gianluigi Gatti (che appunto 25 anni fa, quando era parroco del “Sacro Cuore”, volle che si costituisse il Centro di ascolto), ai sacerdoti del vicariato e in particolare a padre Paolo Ancilotto, assistente del Cda e guida spirituale dei suoi volontari. “Grazie alla Caritas diocesana che non ci fa mancare il suo sostegno formativo - ha detto sempre la coordinatrice - e grazie alla nostra comunità che ci sostiene anche economicamente. Negli ultimi 10-12 anni gli aiuti che abbiamo ricevuto sono stati eccezionali e fondamentali per l’attività del nostro Centro, dapprima per la grave crisi economica poi per la pandemia e per  l’emergenza che ne è seguita”.

Infine una richiesta (“Chiedo a tutti di sostenerci con la preghiera”), un ultimo ringraziamento alle volontarie di ieri e di oggi e un pensiero a chi, nell’arco di questi 25 anni, si è rivolto al Centro di ascolto. “A loro chiedo scusa - ha detto Daniela Redaelli - se non siamo stati sempre all’altezza delle loro attese”.

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