27 gennaio 2019

“Dottor Gianni Comini, Luigi Conato e Giuseppe Moioli, Mandello vi dice grazie”


di Claudio Bottagisi
Una serata di ricordi, ma anche di emozioni forti. E una serata con momenti di autentica commozione.

La cerimonia di consegna delle civiche benemerenze alla memoria del dottor Gianni Comini e di Luigi Conato e all’intramontabile campione di canottaggio Giuseppe Moioli, oggi novantunenne, è vissuta sabato 26 gennaio al “De Andrè” proprio tra rievocazioni e suggestioni.
Le prime emozioni già in apertura di consiglio comunale, quando Roberto Rosa, presidente della sezione di Mandello dell’Avis, ha ricordato la figura del dottor Comini e il suo ruolo fondamentale dapprima nella fondazione poi nella graduale e costante crescita dell’associazione donatori di sangue.
“Gianni era prima di tutto un amico - ha detto Rosa - e una persona discreta, con il pregio non comune di saper cogliere e addirittura precorrere i cambiamenti”.
“Sapeva interpretare al meglio il ruolo del volontario e del volontariato - ha aggiunto - e fu sempre vicino, fino all’ultimo, alla nostra sezione. Aveva inoltre una grande capacità di ascolto e di mediazione”. “Da lui abbiamo imparato - ha concluso il presidente - a non apparire, oltre alla caparbietà con cui si deve perseguire un obiettivo”.
Roberto Rosa, presidente Avis Mandello
Significativa anche la testimonianza di Franca Lafranconi, che ha ricordato il dottor Comini a nome della Cooperativa sociale Incontro a cui il medico mandellese fu sempre vicino e della quale fu altresì a tutti gli effetti un prezioso volontario. “Era costantemente dalla parte delle persone con disabilità - ha detto - e fondamentale fu il suo sostegno a favore del loro inserimento nel mondo del lavoro. Sempre discreto e pacato, si sapeva però distinguere anche per la sua grande determinazione”. “E quando gli chiedevo un consiglio - ha aggiunto - lui mi diceva: Franca, usi il buonsenso, non può sbagliare”.
Franca Lafranconi
A tratteggiare la figura e l’opera di Luigi Conato sono stati dapprima l’ex capogruppo degli alpini mandellesi, Ermes Gaddi, ed Enrico Comini, dall’inizio dello scorso anno alla guida delle penne nere. “Luigi si è speso al servizio della nostra comunità - hanno detto - e senza l’apporto determinante di Conato non sarebbe stato realtà quel Soccorso degli alpini che lui stesso ha saputo portare a un livello di professionalità e di efficienza assolutamente elevati”.
“Amava la cultura, l’arte e la storia - ha sottolineato subito dopo Simonetta Carizzoni, presidente dell’Archivio comunale della memoria locale - e fu autore di varie e interessanti pubblicazioni, quattro delle quali dedicate a Leonardo da Vinci, del quale ricorre quest’anno il cinquecentesimo anniversario della morte”.
Infine Giuseppe Moioli, leggenda vivente del canottaggio. A parlarne è stato Piero Poli, medaglia d’oro nel “quattro di coppia” alle Olimpiadi di Seul del 1988, oggi medico ortopedico. “Lo conosco dalla metà degli anni Settanta - ha esordito - e con lui è nato e si è andato via via consolidando un rapporto straordinario. Anche negli anni bui della Canottieri Moto Guzzi lui c’era sempre. E ha avuto il grande pregio di sapersi sempre aggiornare, quando aveva 60 anni, 70, 80 e pure oggi che ha superato i 90!”.
Ermes Gaddi, Enrico Comini e Simonetta Carizzoni
“Stava ore e ore - ha aggiunto Poli - a trasmettere ai ragazzi che si avvicinavano al canottaggio quello che lui sapeva. Sì, è un uomo eccezionale e con una tempra e una forza di volontà incredibili”.
Di Giuseppe Moioli “non semplicemente allenatore ma in tutti i sensi mio autentico maestro di vita” ha parlato, in uno scritto inviato al sindaco Riccardo Fasoli e letto nel corso della serata, anche Niccolò Mornati, un palmarèes che comprende tra l’altro cinque medaglie conquistate in altrettante edizioni dei Mondiali di canottaggio. “Con poche parole - aveva scritto sempre Mornati, alle spalle pure una partecipazione ai Giochi olimpici di Londra del 2016 - Moioli sapeva e sa tuttora esprimere concetti tangibili”.
Poi la consegna dei riconoscimenti. E il “grazie” ideale dell’intera comunità mandellese al dottor Gianni Comini, a Luigi Conato e a Giuseppe Moioli.
Piero Poli, oro a Seul nel 1988


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