14 gennaio 2019

L’ultimo saluto a Giuseppe Sacchi. “Ci lascia l’impronta del Signore”


A Mandello, nella chiesa parrocchiale del “Sacro Cuore”, il rito funebre dell’ex vicecomandante della Polizia urbana
(C.Bott.) Il saluto di due agenti della polizia locale all’esterno della parrocchiale. Poi la benedizione alla salma e il congedo.

Mandello ha tributato nel pomeriggio di lunedì 14 gennaio l’estremo saluto a Giuseppe Sacchi, dal 1961 al 1991in servizio alla Polizia urbana, della quale fu vicecomandante, stimato e apprezzato per la correttezza e il rigore che lo contraddistinguevano.
A celebrare il rito funebre, nella chiesa del “Sacro Cuore”, il parroco don Giuliano Zanotta, il quale introducendo la celebrazione eucaristica ha ricordato come la comunità cristiana fosse raccolta attorno a Giuseppe e ai suoi familiari “con il sostegno della fede, indispensabile per superare le prove e le fatiche che la vita ci riserva”.
All’omelìa il sacerdote - dopo aver premesso che “ciascuno di noi, a iniziare dai suoi cari, ha di Giuseppe e del segno da lui lasciato nella comunità un ricordo speciale” - ha insistito sul concetto secondo cui “noi siamo l’impronta del Signore, il segno che Dio vorrebbe lasciare”.
“I cristiani - ha sottolineato don Giuliano - devono distinguersi proprio per questo dal modo di pensare comune, pur nell’umana fragilità di ciascuno”.
Quindi un’invocazione e, insieme, un’esortazione: “Affidiamo Giuseppe alla grazia del Signore e alla sua misericordia. Lui lo accolga nel suo regno come suo vero discepolo”.
Infine l’ideale abbraccio dei presenti alla moglie Graziana e ai figli Monica e Mauro.

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