31 marzo 2019

Mandello e Chopin. Pianoforte e flauto portano il “genio” sul palcoscenico



(C.Bott.) Otto pianisti e una flautista per interpretare le età di Chopin. Nove magnifici interpreti per “raccontare” il compositore polacco, naturalizzato francese, uno tra i più grandi maestri della musica romantica. Per raccontare un “poeta del pianoforte”, appunto Frédéric François Chopin, il cui “genio” si basava su una tecnica professionale senza eguali nella sua generazione.

Così sul palco del teatro “San Lorenzo” di Mandello ieri sera è salito idealmente proprio Chopin, che si è presentato al pubblico che gremiva la sala di via XXIV Maggio con la Polacca in Sol minore, da lui composta all’età di 7 anni e interpretata da Davide Crespi.
Da quel momento in poi è stato un alternarsi di musicisti di ogni età a iniziare da Irene Lanfranconi, 11 anni soltanto ma già alle spalle sei anni di studi e un’innata passione per la musica.
Bravissimi tutti, si è detto, i vari interpreti dei temi proposti: da Daniele Panizza e Miriam Algarotti, a loro volta giovanissimi, ad Alessandro Viggiano, Antonietta Ranni e Natalia Nagorna, oltre al già citato Crespi. E molto bravi, e affiatati, anche Emanuela Milani e Michele Santomassimo, esibitisi rispettivamente al flauto traverso e al pianoforte.
A organizzare il concerto erano state l’associazione “Lago di Como in musica” e la Scuola di musica “San Lorenzo”, che avevano affidato (e anche in questo caso si è trattato di una scelta decisamente felice) la conduzione della serata al maestro Luciano Guglielmo Andreoli, la cui competenza musicale - unita a una spiccata conoscenza di Chopin, della sua vita e delle sue opere - ha accompagnato e guidato l’ascolto da parte del pubblico dei vari brani proposti.
Non è passata inosservata neppure la scelta di mostrare su un grande schermo un pensiero ispirato a Chopin scritto dagli stessi musicisti chiamati di volta in volta a esibirsi, quasi a voler idealmente trasformare - via via che l’esecuzione del pezzo prendeva forma - appunto il loro messaggio scritto in un messaggio interpretativo.
Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi, le immagini del concerto di sabato 30 marzo al teatro mandellese di via XXIV Maggio.


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