15 marzo 2019

Una lettera: “Riva bianca di Lierna, se ne parla solo in tempo di elezioni”


Da Lierna, riceviamo e pubblichiamo:
“Leggo sulla stampa locale le “grida” che Nunzio Marcelli indirizza all’Amministrazione uscente di Lierna sullo stato di Riva bianca, spiaggia di cui si parla soltanto nell’approssimarsi delle elezioni e che viene regolarmente dimenticata anche dai paladini dell’ultima ora.
Segnalo anch’io qualcosa che Marcelli dimentica, ossia il divieto di transito alle auto “esclusi residenti”, che sono pochissimi e hanno un regolare posto auto. Stranamente gli spazi sono regolarmente occupati  da vetture “accatastate” lungo la preziosa gradinata e spesso anche sulla piccola passeggiata con chiaro divieto per chiunque.
Non sempre le auto sono dei tanto deprecati  turisti domenicali, ma di parenti che approfittano abusivamente di spazi negati da chiarissimi cartelli.
Poi c’è l’occupazione irregolare del suolo pubblico da parte di chi utilizza lo spazio antistante la propria abitazione come fosse un’area privata organizzando pranzi, merende e cene per numerosi gruppi familiari.
Ci sarebbe la spiaggia, che spesso ospita queste piccole iniziative, ma sembra più comodo colonizzare  il passaggio per tutti come uso privato.
E i cani? Esiste un cartello un po’ nascosto che ne vieta la presenza. Una spiaggia affollata come quella di Riva bianca non può ammettere la presenza di animali che a volte si innervosiscono, abbaiando e morsicando. La calura estiva rende i padroni di questi animali piuttosto distratti e la convivenza molto difficile.
A lato, nella parte destra guardando il lago, esiste uno spazio dedicato a chi vuole godersi  la spiaggia in compagnia del proprio animale, ma sembra più facile ignorare le indicazioni.
E’ quindi necessario non solo che l’amministrazione comunale metta indicazioni più evidenti per un uso civile degli spazi comuni e che ne verifichi il rispetto costantemente, con personale che potrebbe essere pagato con l’imposta di soggiorno, ma anche che chi “abita” Riva bianca non la consideri un proprio feudo”.
Liù Lamperti - Lierna

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