15 aprile 2019

Notre-Dame brucia. E il ricordo va al 2016, a quell’incendio a Mandello San Lorenzo


Il musicista varennese Ennio Cominetti dovrebbe tenere un suo concerto nella Cattedrale parigina nel marzo 2020. “Ora non so cosa accadrà”
14 maggio 2016, brucia la chiesa arcipretale di San Lorenzo a Mandello.
(C.Bott.) “Brucia la Cattedrale di Notre-Dame. Fiamme fuori controllo, crollano guglia e tetto. Risale al XII secolo”. Titoli che allarmano ma che ben sintetizzano l’incendio che in queste ore sta divorando a Parigi la splendida chiesa monumentale, che sorge come noto su un’isola fluviale, al centro della capitale francese.

Quella notizia e le immagini provenienti appunto da Parigi non possono non far riaffiorare i ricordi della sera del 14 maggio 2016, quando a Mandello un incendio rischiò di distruggere la chiesa di San Lorenzo.
Fu anche quello un incendio devastante, divampato poco prima delle 20 e che divorò parzialmente il tetto dell’arcipretale, rischiando di danneggiare, se non di distruggere, il prezioso organo scolpito e dorato che si trova all’interno dell’edificio. Alla fine si salvò l’altare maggiore, in legno intagliato e dorato.
Le fiamme, come si ricorderà, scaturirono dalla centrale termica che si trova all’esterno dell’edificio religioso, alle spalle della cappella di Santa Marta, all’incrocio tra via del Fosso e Vicolo del Fosso.
In breve tempo le fiamme avvolsero il tetto, dando vita a un enorme rogo con un fumo nero che si levò alto in cielo, catturando lo sguardo di moltissimi mandellesi attoniti e spaventati per quanto stava accadendo.
Una donna, non appena iniziato il rogo, tentò di entrare in chiesa, uscendo peraltro subito dopo respinta dal fumo denso e acre che si era già sviluppato all’interno.
I vigili del fuoco lavorarono ininterrottamente fin oltre la mezzanotte e per i mesi successivi la chiesa fu inagibile.
A distanza di poco più di sette mesi dall’incendio, il 16 dicembre 2016, la chiesa si ripresentò ai fedeli quasi totalmente senza impalcature (e in tutto il suo splendore) e per l’occasione venne organizzato un concerto.
Ora il mondo guarda a Notre-Dame e spera. E a guardare a quanto accade nella capitale francese è Ennio Cominetti. L’organista, compositore e direttore d’orchestra ha in programma un suo concerto proprio nella Cattedrale parigina per il 27 marzo dell’anno prossimo. Sarebbe quella, per il musicista varennese, la sua terza volta a Notre-Dame. “Speriamo non venga danneggiato l’organo - dice Cominetti - Ricordo di aver passato una notte intera, alla fine di dicembre di qualche anno fa, dentro lo strumento”. “C’erano con me anche persone di Mandello, Abbadia Lariana e Varenna, che avevano approfittato del mio concerto per visitare Parigi - aggiunge - Ora non so cosa accadrà… Certo quanto sta accadendo è devastante per l’umanità intera”.

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