24 ottobre 2019

Mandello. “L’abbraccio”, testimonianze e recital per conoscere la Comunità Cenacolo

(C.Bott.) Una denominazione - “L’abbraccio” - e una frase dal Vangelo di Luca - “Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” - emblematici per presentare appunto soltanto con un titolo e con poche altre parole il recital che sarà rappresentato domenica 27 ottobre sul palcoscenico del cineteatro “Fabrizio De André” di Mandello.
L’iniziativa, che può contare sul patrocinio del Comune, è dell’Aps Oratori Mandello. L’inizio dello spettacolo (ingresso libero) è previsto per le ore 20.45, ma alle 20.30 vi sarà spazio per le altrettanto interessanti testimonianze dei ragazzi della Comunità Cenacolo di Saluzzo sulle tematiche relative alle dipendenze.
Il 16 luglio 1983, giorno in cui la Chiesa fa memoria della Madonna del Carmine, in una casa diroccata e abbandonata messa a disposizione dal Comune sulla collina di Saluzzo, cittadina in provincia di Cuneo, suor Elvira Petrozzi - oggi conosciuta semplicemente come Madre Elvira - dà inizio alla Comunità Cenacolo.
“E’ una risposta della tenerezza di Dio - si legge nel sito Internet della Comunità - all’urlo di disperazione di tanti giovani smarriti, ingannati e delusi, che cercano la gioia di vivere e il vero senso dell’esistenza nelle false luci del mondo”.
Nasce così un luogo di accoglienza, di amore e servizio alla vita che negli anni è divenuto fonte di speranza e salvezza per tante persone perse nel mondo delle tenebre, tristi, emarginate, disperate o drogate.
Madre Elvira
“Madre Elvira - si legge sempre nel sito - inizia pensando di aprire una casa, ma come sempre i progetti del cuore di Dio si rivelano  più ampi di quelli degli uomini: i giovani giungono da ogni parte chiedendo di essere accolti per risorgere a vita nuova, e così le case della Comunità Cenacolo, chiamate “fraternità”, negli anni si moltiplicano prima in Italia, quindi in Europa poi in altre terre”.
Attualmente sono oltre 70, presenti in 20 Paesi del mondo.
Nelle “fraternità” dell’Europa e del Nord America sono accolte migliaia di persone, tra le quali molti giovani, spesso con alle spalle un profondo disagio esistenziale ma con nel cuore il desiderio di ritrovare la vita vera attraverso il cammino comunitario.
In America Latina grazie alla Comunità Cenacolo oltre ad alcune strutture per giovani disagiati sono sorte missioni per l’accoglienza dei bambini di strada e in Liberia è nata da qualche anno la prima missione per bambini orfani.
Il legame di Mandello e dell’Aps Oratori con la Comunità Cenacolo non si limita, va detto, allo spettacolo in scena nel fine settimana. Nei giorni scorsi, infatti, era stata organizzata anche una serata con una tombola e con l’interessante testimonianza di tre coppie di genitori con figli il cui cammino di vita è passato proprio dalla Comunità Cenacolo di Saluzzo.
Nell’occasione erano stati raccolti circa 1.200 euro che, tolte le spese, saranno destinati alla stessa Comunità.
Ora, dunque, l’attesa è per la serata di domenica 27 ottobre, che si annuncia interessante e spettacolare.
I ragazzi coinvolti nel recital sulla parabola del figliol prodigo sono una ventina. “Ospitarli sarà un vero piacere - dicono i promotori dell’iniziativa - anche per sentire dalla loro voce il rapporto con le dipendenze e l’esperienza vissuta dentro la Comunità Cenacolo”.
“Ci auguriamo pertanto - aggiungono - che il “De André” sia gremito sia per queste loro testimonianze sia per il musical”.

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