23 ottobre 2019

Santa Maria e quel dipinto nella cappella laterale del piccolo santuario

Venerdì 25 ottobre nella chiesa di Olcio verrà presentato il libro “Francesco Manno e la committenza Fagioli. Un’opera romana a S. Maria al Monte di Olcio”

Venerdì 25 ottobre alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Olcio dedicata a santa Eufemia verrà presentato il volume Francesco Manno e la committenza Fagioli. Un’opera romana a S. Maria al Monte di Olcio.
Le pagine di un antico diario di caccia riportano la notizia relativa alla costruzione, nel settembre 1803, della cappella laterale del piccolo santuario di Santa Maria sopra Mandello.
Le note di quel manoscritto hanno dato il via a una ricerca che ha portato alla ricostruzione delle vicende dell’attività dei fratelli Fagioli, committenti dell’opera, oriundi di Olcio e trasferiti nella seconda meta del XVIII secolo negli Stati Pontifici dove lavorarono come ingegneri e costruttori di strumenti scientifici (richiesti anche dal celebre architetto Luigi Vanvitelli).
Il manoscritto rivela anche il nome del pittore che ha dipinto la pala collocata sopra l’altare della cappella dedicata ai santi Nicola di Bari e Nicola da Tolentino adoranti Cristo, cioè il palermitano Francesco Manno, importante firma del Neoclassicismo romano.
Fino ad ora il quadro non era stato attribuito alla mano di alcun pittore, nonostante la firma e la data appostevi, peraltro leggibili soltanto in particolari condizioni di illuminazione. Viene così restituita alla comunità un’opera che gli studi biografici del pittore ritenevano perduta.
Autrice del saggio è Federica Zelioli Pini, che si è avvalsa della collaborazione di Antonio Battaglia e Francesco D’Alessio.
La pubblicazione sarà disponibile la sera stessa della presentazione.
Durante la serata del 25 ottobre gli autori parleranno delle tematiche approfondite nel saggio avvalendosi anche della proiezione di una serie di immagini.

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