19 ottobre 2019

“Passioni e professioni”, in un libro le vite di mandellesi operosi e tenaci

A scriverlo è stata Bianca Panizza, che oggi pomeriggio lo presenterà in sala consiliare
Anni Cinquanta. Musicanti mandellesi nell'immagine di copertina del libro.
(C.Bott.) Ricordi che vogliono raccontare, attraverso le vicende personali di ciascuna delle persone avvicinate, com’era lo stile di vita e qual era il modo di essere ai tempi della loro infanzia e gioventù. Vite operose e tenaci, professioni diverse una dall’altra (in agricoltura o nell’industria) e in taluni casi passioni sportive sfociate in prestazioni agonistiche e in vittorie di assoluto prestigio.
Ricordi di un mondo che non c’è più e in quanto tali preziosi per lasciare una traccia a futura memoria, tanto più considerata la rapidità con cui tutto sta cambiando, stili di vita e modi di essere compresi.
E ancora. Tracce e orme lasciate lungo il loro tragitto di vita, lo stesso su cui si sono fortunatamente incamminati tanti giovani che hanno voluto e saputo mettere a frutto preziosi insegnamenti nello sport, nell’arte e nel lavoro, ma altresì nella vita di ogni giorno.
Tutto questo è Passioni e professioni, il libro di Bianca Panizza che oggi pomeriggio alle 16 sarà presentato nella sala consiliare del Comune di Mandello, in piazza Leonardo da Vinci.
“E’ importante non perdere la memoria di questo modo di essere - scrive in premessa l’autrice - per un senso di riconoscenza e di affetto verso i predecessori e ancora di più per non rischiare di perdere, con la memoria storica collettiva, anche la propria identità personale”.
Il timore, per dirla sempre con le parole di Bianca Panizza, è che alberi con poche radici possano trovarsi in difficoltà in un mondo sempre più difficile, con uragani che si moltiplicano.
Quelli racchiusi dentro Passioni e professioni sono i ricordi di persone, originarie di Mandello o mandellesi di adozione, di età compresa per lo più tra gli 80 e i 90 anni. Ricordi di episodi di quando erano bambini e ragazzi. Ecco allora, una dopo l’altra e ciascuna corredata da non poche fotografie in bianco e nero, le interviste a Massimina Agazzi, Emilio Panizza, Elisa Bonetti, Luigi e Giuseppe Bartesaghi, Francesco Gala, don Vittorio Bianchi, Orsola Comini, Lazzaro Poletti, Antonio Bialbiani e Giuseppe Moioli. Poi ancora Angelica Valsecchi, Mariuccia Fasoli, Dina Borellini, Serviliano Cattaneo, Giovanni Zucchi e padre Sandro Lafranconi.
“Non ho trascritto in modo letterale quanto mi veniva raccontato - osserva sempre Bianca Panizza nelle pagine introduttive del libro - e ho usato il più possibile le loro espressioni. Ma dovendo dare una veste logica e cronologica al tutto, oltre a tradurre dal linguaggio colloquiale a uno più formale ho interpretato, collegato e integrato. E alla fine lo stile è il mio”.

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