19 maggio 2023

Musica, canti, conversazioni e letture per Virna Dotti. E Mandello Lario le dedica “Ovunque sarai”

 
(C.Bott.) All’inizio il brano Walking through the rubble - Camminando tra le macerie interpretato da Emanuele Tozzo e da lui stesso composto e musicato con Alessandro Fossati. Un grido contro ogni guerra e le sue assurdità, purtroppo drammaticamente attuale. Prima della fine l’esecuzione di Ovunque sarai da parte di Lucia  Benedetta Missaglia. “E’ la canzone che Irama ha portato lo scorso anno al Festival di Sanremo - dice la quattordicenne di Mandello Lario - e la dedico a Virna. Mi piacerebbe che la ascoltasse, ovunque lei sia”.

“Ovunque sarai, ovunque sarò, in ogni gesto io ti cercherò - dice il testo del brano di Irama - Se non ci sarai io lo capirò. E nel silenzio io ti ascolterò… Se sarai vento, canterai… Ogni anima ha un colore e ogni lacrima ha il tuo nome. Se tornerai qui, se mai, lo sai che io ti aspetterò”.
Tra quei due intermezzi canori alcune piacevoli conversazioni tra amiche. E soprattutto la lettura di una serie di brani tratti dai libri scritti da Virna Dotti. E’ tutta per lei, scomparsa a soli 52 anni il 1° giugno 2022, la serata mandellese di  giovedì 18 maggio.

 
Al teatro “San Lorenzo” - anzi nell’accogliente “salotto” allestito sul palcoscenico, con tanto di fiori e divano - le amiche di Virna la “raccontano”. Sono state loro a volere questa serata. Sono state Amalia Alippi, Federica Bertoli, Patrizia Bianchi, Flavia Brivio, Vanessa Gaddi, Antonella Agliati, Silvia Panizza, Clara Perego, Elena Poletti ed Emanuela Milani.
Non manca neppure il pianoforte, in quel “salotto”. E a suonarlo è il bravissimo Filippo Alberti, 18 anni compiuti il giorno prima. E’ lui ad accompagnare con la musica tutte le letture, prima di eseguire lui stesso un coinvolgente brano.

 
E’ l’amicizia il filo conduttore della serata. E allora non è un caso che Doriana Pachera abbia scelto di introdurla leggendo una poesia di David Maria Turoldo. Ha per titolo Il ricordo di un amico e recita: “Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto quanto il ricordo di un amico, la gioia della sua confidenza o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui con assoluta tranquillità: appunto perché amico”. E ancora: “Conforta il desiderio di rivederlo se lontano, di evocarlo per sentirlo vicino, quasi per udire la sua voce e continuare colloqui mai finiti”.
“Superare insieme le difficoltà. Ecco cos’era l’amicizia per Virna”, dice l’assessore comunale alla Cultura, che accomuna nel ricordo Angela De Marcellis, la titolare dell’agriturismo “La Selvaggia” scomparsa a sua volta un anno fa, negli stessi giorni di Virna Dotti. “Una donna sempre propositiva, disponibile e solare - dice - che avevo incontrato una settimana prima che ci lasciasse e che non aveva fatto trapelare nulla della sua malattia”.

 
C’è tanto di Virna nelle letture delle amiche. C’è la capacità di caratterizzare i personaggi che descriveva nei suoi racconti. C’è il suo saper essere romantica. E c’è anche la sua vena nostalgica. E il suo pregio di far sentire importanti le persone delle quali scriveva. E’ Emanuela Milani, musicista e docente, a sottolineare questo aspetto appena prima di eseguire al flauto traverso una Sarabanda di Bach.
Tra una lettura e l’altra, tra una chiacchierata e uno scambio di sorrisi complici tocca ad Angela Del Pozzo, allieva della Scuola di musica “San Lorenzo”, eseguire un brano al violoncello. Poi altre note, qualche duetto e l’annuncio che in Biblioteca troverà posto una targa dedicata dall’amministrazione comunale a Virna Dotti. Riporterà questo passaggio del suo Impronte sull’acqua: “Girava tra gli scaffali, sfogliando qua e là qualche volume alla ricerca di un titolo o di una trama che potessero incuriosirla, saziando il suo inesauribile bisogno di immaginazione”.
All’ingresso del teatro ci sono i libri di Virna, disponibili anche alla libreria “Aquilario” di Mandello e i cui proventi saranno devoluti all’associazione “Nella casa del Padre mio”, legata ai missionari comboniani e costituita allo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti del Sud del mondo e per sostenere in particolare una serie di progetti portati avanti in Ghana.
Un ultimo applauso e in sala le luci dei riflettori si spengono. La serata per Virna finisce, restano le emozioni in chi l’ha vissuta. E restano il suo ricordo e il suo sorriso.
 
 















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