06 marzo 2019

“Consegniamo ai figli le chiavi della vita”, il nuovo libro di Germana Marini


Verrà presentato nel pomeriggio di sabato 9 marzo alla galleria “La Nassa” a Pescarenico di Lecco
Germana Marini
di Giovanni Alessi
Una prossima, nuova presentazione sarà riservata al volume di Germana Marini Consegniamo ai figli le chiavi della vita, Edizioni Carabba e prefazione del vaticanista Andrea Tornielli, sabato 9 marzo alle ore 18, alla Galleria d’arte “La Nassa” di piazza Era, in quel rione di Pescarenico dove la scrittrice e poetessa ha vissuto l’infanzia e la giovinezza e che le è rimasto indelebilmente impresso nel cuore e nella mente, come testimonia la maggioranza delle sue prose e componimenti poetici.

La presentazione avverrà durante l’inaugurazione di una mostra pittorica al femminile, illustrata ai presenti dal critico Silvano Valentini il quale, dopo il saluto della gallerista Gabriella Della Bella, relazionerà sul libro di liriche e aforismi della Marini. L’intervento conclusivo sarà quello dell’autrice, con lettura dei passi più suggestivi di un testo d’indubbio spessore, cui è stato conferito il “Premio europeo 2018 per la poesia”.
Come sottolinea nella sua prefazione Tornielli, “già il beato Paolo VI aveva definito l’epoca contemporanea “il tempo dei testimoni, non più dei maestri”, aggiungendo: “I giovani d’oggi che vivono nella società nichilista, che si vedono proporre modelli di successo, legati alla pura affermazione di sé, hanno affinato un sesto senso nello scoprire l’ipocrisia. Per ciò non tollerano prediche, ma possono soltanto comprendere e accettare l’esempio”. 
Questo è anche il convincimento di Germana Marini, da lei veicolato, come Andrea Tornielli scrive, “in un’opera di scottante attualità, che parte in primo luogo dalla fede”.
Un ritratto quanto mai vivido dei moderni giovani è quello che la poetessa delinea nella composizione contenuta nel libro, che ci piace citare:
Immersi nel digitale
come nel liquido amniotico
del ventre materno,
rapiti dai mitizzati Youtubers,
iPad, iPhone,
ma con il cuore vigile a captare
segnali a loro diretti
di un empatico, genuino interesse,
ma tesi a scoprire d’essere
per qualcuno importanti.
Qualcuno che sappia placare
i loro timori, le loro insicurezze,
affidandoli a quel Dio pietoso,
incarnato nel Cristo.

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