08 dicembre 2020

Lierna celebra il patrono. “Sant’Ambrogio, vescovo ma soprattutto uomo molto umile”

Don Marco Nogara, mandellese: “Divenne un maestro contagioso e fu d’esempio anche a sant’Agostino”



(C.Bott.) Ricorrenza patronale di Sant’Ambrogio rispettata anche quest’anno, a Lierna, pur nell’emergenza sanitaria e nell’osservanza delle regole imposte dall’esigenza di contenere i contagi e la diffusione del virus.

Il momento più significativo della festa è stato così rappresentato dalla messa celebrata ieri mattina nella parrocchiale dedicata proprio a sant’Ambrogio da don Marco Nogara, sacerdote mandellese di recente confermato dal vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, vicario giudiziale e cancelliere vescovile.

“Sono entusiasta di vedere tanta gente, tanti bambini e ragazzi intorno all’altare che esprimono così il desiderio di festeggiare il santo patrono anche in tempo di pandemia - ha detto il sacerdote introducendo la sua omelìa - Dobbiamo essere onesti e ammettere che la contemplazione dei santi, qualche volta, ci porta a un’ammirazione che accresce la distanza che ci separa da loro: loro i santi, noi nella vita di tutti i giorni”.

“Vorrei allora prendere spunto da qualche passaggio della vita di sant’Ambrogio - ha aggiunto don Marco, che è anche giudice del Tribunale ecclesiastico regionale lombardo - per evidenziare quei tratti che ci accomunano. Se guardiamo le immagini rappresentanti sant’Ambrogio lo vediamo abbigliato da vescovo e proprio in questa chiesa di Lierna troviamo un suo dipinto e una sua bella raffigurazione nella vetrata principale, ma in ogni stagione della sua vita è sempre stato un discepolo”.



“Ambrogio, uomo molto umile - ha detto ancora don Marco, classe 1978, fino a settembre di quest’anno alla guida della comunità pastorale di Brunate e Civiglio - nel corso della sua attività a Milano si trovò a dover intervenire per pacificare gli animi di due avverse fazioni e venne acclamato vescovo dal popolo. Il nuovo vescovo si mise a studiare alacremente e divenne un maestro contagioso che fu d'esempio anche a sant’Agostino, tanto da fargli scrivere che Ambrogio rimane un autentico testimone del Signore. Se vuoi curare una ferita, egli è medico, se sei riarso dalla febbre, egli è la fonte, se sei oppresso dalle iniquità, egli è la giustizia, se hai bisogno di aiuto egli è la forza, se temi la morte egli è la vita, se sei nelle tenebre egli è la luce”.

“Speriamo anche noi in Cristo - ha concluso il sacerdote, che era affiancato dal parroco di Lierna, don Marco Malugani - Saremo così beati e vivremo nella pace”.



Al termine della celebrazione eucaristica il lancio dei palloncini con appese le letterine a Babbo Natale, entrato da qualche anno nella tradizione della festività patronale liernese, è stato sostituito dall’estrazione dell’“Ambrogino d’oro” fra tutti i bambini che avevano portato un biglietto con scritto il proprio nome. La fortunata vincitrice è risultata Anna Comini, presente in veste di chierichetta.

Ad accompagnare la festa, poi, una preghiera in rima: “In questo giorno santo io ti chiedo soltanto di donare ai familiari, agli amici e ai miei cari tanta gioia e tanta pace. Altro dir non son capace, oh mio caro buon Gesù su noi tutti veglia tu”.



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