22 dicembre 2020

Mandello. Asilo di via Monastero, nella recita dei bimbi la magìa del Natale

La messa in scena dello spettacolo è stata anche quest’anno un momento emozionante per tutti: per gli alunni, per chi ha diretto la rappresentazione e per quanti vi hanno assistito



(C.Bott.) Appuntamento prenatalizio, ieri mattina all’asilo di via Monastero a Mandello. Come da tradizione, è stata messa in scena una simpatica rappresentazione. Il teatro, del resto, ha un ruolo consolidato nella storia di questa scuola dell’infanzia, dove ogni anno - a partire da ottobre - si tiene un laboratorio destinato ad accompagnare i piccoli alunni appunto fino a dicembre, il mese più bello (e più magico) non soltanto per i bimbi ma in definitiva anche per gli adulti.

Con l’approssimarsi delle vacanze natalizie, poi, per i genitori viene messo in scena ciò che gli alunni dell’asilo - sotto l’attenta guida dell’esperta Mirella Morelli e delle stesse insegnanti dell’istituto - hanno “costruito” nei mesi precedenti, dando vita a uno spettacolo sempre degno di nota.

“Le storie rappresentate - spiegano le insegnanti di via Monastero -  vengono “confezionate” insieme ai bambini e sui bambini. E proprio loro, seguendo la filosofia della nostra scuola, sono il centro di ogni attività. Partendo dagli spunti… fantastici degli stessi alunni si dà vita a personaggi, dialoghi, luoghi e musiche che aiutano a creare un vero e proprio mondo fantastico. Le stesse scenografie vengono realizzate dagli alunni insieme a noi maestre e lo stesso vale per i costumi. Come dire, la collaborazione di tutti per raggiungere un obiettivo comune”.

Alla parte pratica di costruzione segue la recitazione, con i piccoli “attori” (sempre attentamente guidati da Mirella Morelli) che, giocando, imparano a trasformarsi in altre persone, in animali o in oggetti, superando anche quelle paure e insicurezze che la nuova esperienza inevitabilmente fa emergere.

“Solitamente il palcoscenico della rappresentazione è la scuola - aggiungono le insegnanti dell’asilo mandellese - che, a seconda del racconto oggetto dello spettacolo, si trasforma in un magico castello, in stazione ferroviaria, o in un villaggio indiano. Questo, però, è come noto un anno particolare, con la pandemia che ha impedito ai genitori di accedere all’interno della scuola dell’infanzia per non creare assembramenti”.

Non volendo tuttavia privare i bambini di un’esperienza così significativa, era stato deciso di intraprendere ugualmente questo percorso, nonostante appunto le fatiche del momento. Ecco allora il portico e la veranda della scuola trasformarsi in palcoscenico della recita, con il giardino della stessa a fare da platea proprio per consentire ai genitori di assistere, pur se a piccoli gruppi, allo spettacolo, toccando con mano le fatiche e il lavoro svolto dai bimbi.

La messa in scena dello spettacolo è stata così anche quest’anno un momento emozionante per tutti: per chi ha recitato, per chi ha diretto la rappresentazione e per quanti vi hanno assistito. In definitiva, uno spazio di normalità in un tempo così caotico, sospeso e non senza legittime preoccupazioni. Tutto ciò grazie a 21 piccoli e bravissimi artisti.

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