16 dicembre 2020

Mandello. Simone Fasoli (Canottieri Moto Guzzi), 19 anni, è l’atleta dell’anno

Lo scorso settembre si è laureato a Duisburg campione d’Europa nel “due senza” Under 23 pesi leggeri con il compagno di società Simone Mantegazza

Simone Fasoli, classe 2001, atleta dell'anno 2020.


(C.Bott.) Era lo scorso 6 settembre e nelle acque tedesche di Duisburg, città che sorge sulla confluenza del Reno e della Ruhr, Simone Fasoli si aggiudicava il titolo di campione europeo Under 23 vincendo la finale del “due senza” pesi leggeri. Con lui in barca Simone Mantegazza, tutti e due portacolori della Canottieri Moto Guzzi, società che dunque saliva sul gradino più alto del podio in una prestigiosa competizione remiera internazionale.

I due azzurri avevano dominato la gara. Primi già ai 1.500, non avevano praticamente avuto avversari negli ultimi 500 metri. L’argento era andato al Portogallo, il bronzo alla Germania padrona di casa.

Neppure un mese e mezzo dopo Fasoli e Mantegazza, sempre nel “due senza” pl, si aggiudicavano il campionato italiano dominando anche in quell’occasione la finale. E soltanto due giorni prima i due portacolori della “Guzzi” avevano conquistato il titolo nazionale pure nel “due senza” Under 23 pesi leggeri.

Meno di un’ora dopo Fasoli e Mantegazza erano tra l’altro tornati in acqua per disputare la finale del “quattro senza” pl maschile. Con loro vi erano Simone Leandri e Mattia Micheli. L’armo della “Guzzi” aveva chiuso al secondo posto, conquistando dunque l’argento.



Simone Fasoli aveva disputato nel 2019 i Mondiali Junior di Tokyo e pure in quell’occasione era tornato in Italia con una medaglia: il bronzo ottenuto con il “quattro senza” di cui facevano parte anche Alessandro Gardino, Emilio Pappalettera (entrambi della “Canottieri Armida”) e Giorgio Battigaglia, della “Tevere Remo”.

Nel suo palmarès il vogatore mandellese vanta la partecipazione a 23 edizioni dei campionati italiani, con un più che lusinghiero bottino di cinque ori, altrettanti argenti e sei bronzi.



Oggi pomeriggio Simone Fasoli, classe 2001 (è nato il 17 aprile), è stato proclamato atleta dell’anno. La cerimonia di consegna del riconoscimento si è tenuta - senza pubblico per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria - in sala consiliare.

A fare gli onori di casa il sindaco Riccardo Fasoli (alle spalle un titolo di campione del mondo Junior di canottaggio ottenuto nel 2003 in Grecia) e Sergio Gatti, assessore allo Sport.

“Sono orgoglioso dei nostri atleti mandellesi - ha premesso l’assessore - che con impegno e determinazione, nonostante non poche difficoltà, hanno continuato ad allenarsi raggiungendo risultati prestigiosi a livello nazionale e internazionale”.



Quindi un cenno alle tante vittorie ottenute nelle varie discipline sportive: nell’atletica leggera e nella pallavolo femminile, nella vela e nel ciclismo, nel karate e nel pugilato, ma anche nel biliardo, nelle bocce e nel motociclismo. E una citazione per gli atleti che si sono messi in particolare evidenza: su tutti Laura Renna, campionessa italiana Allieve sui 1.500 metri, e Luca Colnaghi, vincitore di due tappe al Giro d’Italia Under 23 di ciclismo. E poi il canottaggio, con Arianna Passini, Ilaria Compagnoni, Lorena Fuina, Davide Comini, Andrea Panizza, Nicolas Castelnovo, Riccardo Fasoli, Marcello Nicoletti e il settore giovanile della Canottieri Guzzi.

Già, la gloriosa Canottieri Guzzi. In sala oggi pomeriggio vi era Rossella Scola, presidente del sodalizio remiero. E c’era Giuseppe Moioli, 93 anni. Non ha mancato di citarlo, il sindaco Fasoli, nel suo indirizzo di saluto. “Da sempre chi ha avuto la costanza e la forza di seguire lui come allenatore - ha detto il primo cittadino - ha sempre raggiunto importanti risultati. E in questo senso Simone Fasoli è soltanto l’ultima conferma”. “Su Simone - ha aggiunto - non so quanti avrebbero puntato qualche anno fa, eppure lui è arrivato a ottenere bellissime vittorie. E il futuro è dalla sua parte”.

Poi la consegna del premio di “atleta dell’anno” e le foto di rito con mamma, papà e fratello accanto. E l’arrivederci alle prossime vittorie.








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