12 dicembre 2020

Dervio e il tempio crematorio in paese. Il sindaco Cassinelli: “Non vi sarà alcun esproprio”

Il primo cittadino: “La bozza di convenzione prevede un introito stimabile in oltre 200mila euro all’anno per il Comune. Nessun rischio per la salute pubblica”



L’amministrazione comunale di Dervio ha presentato alla popolazione la proposta di progetto riguardante la realizzazione di un tempio crematorio nei pressi del cimitero.

Il sindaco, Stefano Cassinelli, illustrando il progetto in diretta Facebook, ha detto: “La nostra Amministrazione entro fine dicembre dovrà decidere se accettare la proposta presentata con project financing da privati lo scorso 15 settembre. Il progetto è stato protocollato in data 7 dicembre. Dopo questo atto ci saranno i passaggi che spettano prima alla Regione poi al consiglio comunale. La prima cosa che va messa in evidenza è la dimensione dell’edificio, che rientra nella cinta muraria del cimitero. Quindi non vi sarà alcun esproprio e ci rammarica che si sia voluto creare malumore e rabbia tra i cittadini diffondendo voci false come appunto quella degli espropri e altre quali la cremazione degli animali, la creazione di una ciminiera e così via”.

L’edificio del tempio è di 250 metri quadrati, i colombari esistenti occupano circa 650 metri.

Altri aspetti messi in luce con la popolazione riguardano alcune criticità manifestate, a partire dalla possibilità del passaggio dei carri funebri. Al riguardo l’Amministrazione ha precisato che nella convenzione è stato stabilito che il trasporto delle salme avverrà con furgoni e non con carri funebri.


 

Secondo i parametri regionali, il tempio per essere sostenibile dovrebbe effettuare sette cremazioni al giorno.

Affrontato anche il tema ambientale. E’ stato messo in evidenza che le norme stabilite da Regione, Ats e ministero della Salute sono stringenti e severe. Inoltre sono stati citati studi universitari che dimostrano che i tempi crematori non inquinano.

“Francamente - ha spiegato sempre il sindaco - si possono produrre ipotesi e studi più o meno attendibili e più o meno favorevoli alla cremazione ma un’istituzione come il Comune e la comunità di cittadini devono avere per riferimento le istituzioni della Repubblica italiana: se ministero della Salute, Regione e Ats stabiliscono che i templi crematori possono essere realizzati in un contesto urbano e non vi è alcun rischio per la salute pubblica dobbiamo fidarci, altrimenti si potrebbe mettere in discussione tutto, dalla qualità delle acque fino al cibo che mangiamo”.

“Crediamo nello Stato - ha aggiunto il primo cittadino - e nelle istituzioni sanitarie che ci danno indicazioni precise, altrimenti viene meno il concetto stesso di Repubblica”.



Si è anche discusso dei benefìci per la comunità. Nello specifico, le cremazioni per i derviesi saranno gratuite così come le estumulazioni. Il tempio occuperà almeno tre persone e c’è l’impegno di assumere cittadini residenti a Dervio se saranno disponibili le professionalità. In seguito verrà inserita una clausola secondo cui i residenti avranno accesso immediato alla cremazione.

“Dal punto di vista economico - ha concluso Cassinelli - la bozza di convenzione prevede un introito stimabile in oltre 200mila euro all’anno per il Comune, secondo i parametri minimi della Regione. Sarà poi la pubblica Amministrazione a stabilire le modalità di utilizzo dei soldi a beneficio del paese”.


 

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