11 marzo 2019

Mostra e liriche, alla “Nassa” di Pescarenico le verità scomode di Germana Marini


di Giovanni Alessi
Il concomitante impazzare del Carnevale lecchese per le vie della città in occasione del sabato grasso ambrosiano non ha impedito la presenza di un folto pubblico alla galleria d’arte “La Nassa” di Pescarenico.

Dopo l’introduzione a cura della gallerista Gabriella Della Bella, espressioni di vivo apprezzamento ha avuto il critico Silvano Valentini, tanto per la qualità delle opere esposte (la tecnica impiegata per eseguire le quali è stata illustrata dalle undici, ispirate artiste) come per il volume di liriche e aforismi della poetessa Germana Marini Consegniamo ai figli le chiavi della vita. Un’immersione a 360 gradi nella solitudine e nel disorientamento dei moderni giovani, senza sottacere quegli aneliti, speranze e progetti che molti fortunatamente ancora coltivano, nonostante i numerosi fattori che sembrano “remare contro”.
Valentini si è soffermato sul delicato ruolo dei genitori e di chi abbia il compito di formazione e di guida, non mai esplicitate, però, con perentori giudizi tanto invisi ai ragazzi.
Come posto puntualmente in risalto dalla critica, non ha neppure mancato di evidenziare la prerogativa della Marini di fare una meritoria quanto vibrata “denuncia sociale”.
Recensendo quest’ultima fatica letteraria, lo scrittore e saggista Paolo Gulisano ha infatti scritto: “Sono testi dai quali emerge la passione civile dell’autrice e il proprio vivacissimo interesse per l’attualità. Il suo sguardo si posa sui discutibili avvenimenti, trasformandoli in messaggi, così facendo della vera e propria “poesia civile”, un genere che fa della libertà del canto e della musicalità di versi e parole, strumenti per esprimere a chiare lettere le verità scomode. Per non assecondare. Non cedere”.

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