05 aprile 2019

“AAA Vendesi Esino Lario”. Pinuccia Nasazzi: “Un colpo al cuore”


(C.Bott.) “Esino Lario è un comune italiano di 747 abitanti in provincia di Lecco. In questi anni è stato una guida e un’ispirazione per lo spirito imprenditoriale di migliaia di piccoli comuni italiani, culminante nell’organizzazione nel 2016 del Raduno internazionale di Wikipedia. Un’impresa del genere dimostra che quando coraggio e voglia di fare coesistono, nessun obiettivo è davvero irraggiungibile”.

A scriverlo è il sindaco di Esino Lario, Pietro Pensa, in un annuncio-inserzione dal titolo emblematico: “AAA Vendesi Esino Lario”.
“Ogni giorno i piccoli comuni italiani, tra cui il nostro - si legge nel testo del primo cittadino - sono lasciati soli a lottare contro lo spopolamento, la mancanza di fondi e la difficoltà delle istituzioni nel fornire supporto. Nonostante i tentativi di resistere a ogni costo, purtroppo non abbiamo più le risorse per combattere problemi più grandi di noi”.
E ancora: “Ecco perché ho deciso di prendere una posizione forte per il bene di tutti, mettendo in vendita i luoghi simbolo del comune di Esino Lario”.
Poi l’ultimo affondo - “Esino Lario ha molto da offrire” - e l’invito ad andare sul sito vendesiesino.it appunto per scoprire gli elementi del comune in vendita.
Del singolare quanto clamoroso “caso” si è occupato questa mattina un programma di Rai Radio 3 e oggi Pinuccia Nasazzi, esinese d’origine e presidente dell’associazione “La verbena”, ci ha inviato la lettera che di seguito pubblichiamo:
“Parlo a nome personale, poiché “La verbena” non si occupa di politica. Quattro anni fa ho sostenuto  con il mio voto l’attuale Amministrazione, con a capo il sindaco Pietro Pensa, credendo in loro e nel loro programma.
Pinuccia Nasazzi
Dopo le notizie fondate sulla vendita del comune, di piazza Caprera e della Via crucis di Vedani mi è venuto un colpo al cuore, un dolore così forte che ho dovuto sedermi. Ma caro sindaco, siccome non sono morta d’infarto ora mi devi spiegare alcune cose.
Sì, dò del tu al sindaco poiché ho avuto modo di parlare con lui. Mio padre, un taglialegna storico del 1926, più volte e in diverse occasioni pubbliche stringendo la mano al sindaco lo ha elogiato dicendo che era un bell’uomo, forte e per giunta anche un alpino. Poi mio padre ogni volta aggiungeva: “Ho conosciuto il vecchio Pietro Pensa, ha fatto molto per Esino. Io ho per il vecchio Pensa una stima immensa”. E il sindaco ogni volta rispondeva: “Spero di fare anche  meglio del vecchio Pensa”.
Io, Pinuccia Nasazzi, come penso molti altri elettori esigo spiegazioni: come mai l’amministrazione comunale non ha mai esternato con riunioni pubbliche questi gravi problemi economici? Se siete così gravemente in deficit, come mai qualche mese fa avete chiesto a tutte le associazioni di presentare richieste di rimborso contributo economico per le realtà associative?
Pietro Pensa, come mai una decisione così  drastica senza consultare gli esinesi?
Ho letto che l’11 aprile si apre l’asta al palazzetto dello sport. Ebbene, io Pinuccia Nasazzi ti aspetto al sacrario, con mio padre e magari anche con qualcuno dei nostri anziani. Chissà che, nonostante il freddo, giungano fin lì per guardarti negli occhi e dirti: “Vergognati Pietro, cosa devi farne di tutti questi soldi?”. Chissà che  dal sacrario non si levi anche la voce dei morti in guerra, che tante volte tu hai “celebrato” con la fascia tricolore e in testa il cappello d’alpino. Beh, se avrai il coraggio di passare… passa”.
Per fortuna, comunque, siamo in  democrazia e ancora possiamo difendere i tesori inestimabili, frutto delle fatiche dei nostri compaesani e antenati. Li possiamo difendere e li difenderemo, con tutte le nostre forze, con tutto l’amore per Esino, affidandoci ai mezzi legali, affidandoci anche alla solidarietà dei paesi confinanti che stanno già gridando alla vergogna”.

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