29 giugno 2019

Mandello e il monumento ai garibaldini. L’Archivio: “Si ripristini il passaggio”


I lavori di riqualificazione di piazza Garibaldi a Mandello, in  fase di ultimazione, hanno indirettamente interessato anche il monumento ai garibaldini mandellesi situato nella stessa piazza a lago. Davanti alla lapide, sono stati infatti creati alcuni posti auto e ora c’è chi chiede - a partire dall’Archivio comunale della memoria locale - che venga ripristinato un passaggio per consentire a cittadini e turisti di avvicinarsi e leggere anche la targa a suo tempo posizionata dall’associazione.
Con l’occasione l’Archivio della memoria ha diffuso il testo che di seguito pubblichiamo sulla storia del monumento in questione: 
Il monumento ai garibaldini mandellesi fa parte della nostra memoria collettiva di mandellesi. Non c’è futuro senza memoria e anche il presente acquista un diverso significato se non siamo assaliti dalla smemoratezza.
Il monumento ha una lunga storia: è stato voluto in questo luogo dalla Società di Mutuo soccorso tra gli operai e gli agricoltori di Mandello e dei paesi limitrofi perché di fronte a un locale pubblico allora molto frequentato: il bar della “Grande unione”.
Qui operai e imprenditori mandellesi si ritrovavano per scambiarsi opinioni e notizie. Il 14 agosto1887, quando fu inaugurato, ci fu una grande festa collettiva con l’arrivo di un battello, libagioni, danze, gonfalone comunale, corpo musicale e allestimento di un apposito padiglione per accogliere i partecipanti.
La lapide ci ricorda i 42 “garibaldini” mandellesi che hanno combattuto nelle guerre per l’indipendenza e l’unità d’Italia nel 1848-1849-1860-1861-1866: ANGELONI GIACOMO, ANGHILERI GIULIO, AMBROSONI ANTONIO, AGOSTINI GIUSEPPE, ANDREOLI LUIGI, AZZONI NICOLA, BIANCHI DR. CESARE BARUTTI ABBONDIO, BASSI GIUSEPPE, BAGNAGATTI  DE GIORGI  GIACOMO, CONFALONIERI ENRICO, CONFALONIERI LUIGI, CONFALONIERI GIULIO, CONFALONIERI CASIMIRO, CAMERONI GIUSEPPE, CAPRETTI FRANCESCO, CORTI GIUSEPPE, FERRARIO GIUSEPPE, DOLZINI EUFRASIO, GAMBA PAOLO, GANDOLA MARTINO, GUGGIARI ISAIA, GATTI GIACOMO, GILARDONI FRANCESCO, LAVELLI GIOVANNI, MARCHESI GIOVANNI BATTISTA, MAGATTI GIACOMO, MORGANTI ANTONIO, MICHELE PIETRO, MOGLIAZZI ANTONIO, PINI DR. GIONFRINO, PINI ANDREA, PINI LUIGI, RAINOLDI CESARE, STUCCHI AGOSTINO, VALSECCHI ANDREA, VALPOLINI GIACOMO, VALPOLINI STEFANO, VACCANI GIUSEPPE, VERGA ANTONIO, ZUCCHI MARCO, ZUCCHI ANTONIO.
Molti cognomi sono ancora oggi comuni a Mandello.
Nel 1848 dieci mandellesi parteciparono alle azioni di guerra. Furono raccolte ben 400 lire tra la cittadinanza. Nel 1860-61 quindici mandellesi partirono per la spedizione dei Mille. Nel 1859 sedici mandellesi si arruolarono e il battello di Garibaldi arrivò a Mandello il 6 giugno 1859, raggiunto dalla riva da diverse barche cariche di volontari.
Nel 1866 sedici mandellesi parteciparono alle azioni e nel 1870 a Porta Pia ci furono alcuni mandellesi.
Dalle nostre ricerche risulta che furono insigniti di medaglia, per le loro azioni di valore, Giacomo Angeloni, il caporale Luigi Andreoli, Giacomo Valpolini (poi sindaco di Mandello per diversi anni) ed Enrico Confalonieri.
Molte furono però anche le richieste dei mandellesi, veterani delle guerre per l’unità d’Italia, per un assegno vitalizio; lo ottennero soltanto Lorenzo Airoldi, Francesco Alippi, Giuseppe Andreoli, Rocco Arrigoni, Nicola Arrigoni, Primo Achille Curioni, Marco Lafranconi, Giovanni Ortelli.
Nel 2011 l’Archivio comunale della memoria locale ha realizzato un itinerario sul “Risorgimento mandellese” che comprende anche altri siti: al Sacrario, in via Fratelli Confalonieri e in via Fratelli Pini. Ha collocato targhe e stampato una guida, tuttora disponibile in sede.

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