08 maggio 2022

Don Michele Gianola sul foglio “La Domenica”: “La vocazione è vita spesa per amore di qualcuno”

Il sacerdote originario di Abbadia Lariana è direttore dell’Ufficio nazionale della pastorale delle vocazioni della CEI

Don Michele Gianola, originario di Abbadia Lariana.


(C.Bott.) Nel 2020, in occasione della Giornata di preghiera per le vocazioni, era stato pubblicato su YouTube un video in cui sacerdoti, suore, laici, giovani, adulti e bambini recitavano ciascuno poche parole, in un ideale mosaico di volti e di voci, fino a formare un’unica preghiera dal titolo “Datevi al meglio della vita”. 

Quel filmato si doveva  a un’idea di don Michele Gianola, originario di Abbadia Lariana, fino al 2007 vicerettore in Seminario (dove ha continuato a insegnare fino al 2017) e successivamente collaboratore presso la parrocchia di Gaggino dal 2009 al 2010.

Nel settembre sempre di due anni fa il sacerdote nato il 16 luglio 1975, da cinque anni direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Conferenza episcopale italiana, era stato nominato sottosegretario della CEI.

A lui “La Domenica”, il foglio della messa creato oltre 100 anni fa per consentire ai fedeli di vivere al meglio la liturgia e distribuito anche in numerose chiese del Lecchese in occasione appunto delle celebrazioni eucaristiche festive, ha affidato una riflessione sulla 59.ma Giornata di preghiera per le vocazioni, che ricorre oggi domenica 8 maggio.

“La vocazione nasce dall’incontro personale con il Signore e con la sua parola - vi si legge - riconosciuta come una promessa che non è mai solo “la mia” ma si compie sempre insieme agli altri. La vocazione non è mai soltanto “per me” ma sempre “per qualcun altro”, è vita spesa per amore di qualcuno”.

A giudizio di don Michele “la ricerca e il discernimento vocazionale chiedono responsabilità, quell’abilità a rispondere che coinvolge la nostra libertà, le nostre mani, il nostro fare”. E ancora: “Solo nella concreta realtà ritroviamo i luoghi e i volti delle persone per le quali e insieme alle quali riconoscere la possibilità di donare la vita per amore, di spenderla, di versarla affinché diventi nuova vita, nuova storia per il regno di Dio”.

Nella parte finale della riflessione sul tema della giornata odierna si legge altresì che “la vocazione è un’opera artigianale che non si può compiere da soli, senza un Maestro e senza la Chiesa. E’ missione da compiere, è impresa da portare a termine, è storia da fare, insieme al Signore, insieme agli altri, spendendo la vita nell’amore”.

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