10 febbraio 2023

E’ il giorno del ricordo. Stasera al “De André” di Mandello concerto-lettura “per non dimenticare”

 
Dopo la proiezione lo scorso 27 gennaio di Jona che visse nella balena, film del 1993 diretto da Roberto Faenza proposto in occasione della Giornata della memoria, questa settimana è tempo di un altro significativo momento di riflessione sulle pagine più tristi del secolo scorso.

Oggi, 10 febbraio, è infatti il Giorno del ricordo, voluto allo scopo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Stasera alle ore 21 il Comune di Mandello Lario propone lo spettacolo “Foibe, il giorno del ricordo”, concerto-lettura “per non dimenticare” (ingresso gratuito).
L’invito a intervenire è rivolto a tutta la cittadinanza e agli alunni delle classi terze della secondaria di primo grado dell’Istituto scolastico “Alessandro Volta”.
La serata vedrà sul palcoscenico del teatro “Fabrizio De André” di piazza Leonardo da Vinci il pianista Leonardo Locatelli e Federica Tangari, voce recitante, che affermano: “Da questi avvenimenti ci separa mezzo secolo, un lasso di tempo che per le nuove generazioni può sembrare un’eternità. Ma il presente e ancora di più il futuro hanno radici nella storia”.
Lo spettacolo si svilupperà in un coinvolgente intreccio tra musiche al pianoforte e letture di testimonianze, racconti e poesie, mentre sullo schermo scorreranno suggestive immagini.
Per l’occasione l’amministrazione comunale ha distribuito nei negozi di Mandello e nelle scuole una locandina che riporta la fotografia di una bimba di 5 anni divenuta simbolo dell’esodo giuliano-dalmata. Sulla stessa locandina è riportata una frase tratta dal discorso tenuto due anni fa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno del ricordo.
“Nel Giorno del ricordo che la Repubblica ha voluto istituire - vi si legge - desidero anzitutto rinnovare ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti, agli esuli e ai loro discendenti il senso forte della solidarietà e della fraternità di tutti gli italiani. I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista”.
“Tanto sangue innocente bagnò quelle terre - aggiungeva Mattarella - L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze. Il dolore che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane tardò a essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica. Prezioso è stato il contributo delle associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate e contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia e pace”.

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