06 febbraio 2023

Gli alpini e Nikolajewka: “Angosciante, 80 anni dopo, l’invasione russa di un popolo sovrano”

Il presidente della sezione “Alto Lario”, Stefano Foschini: “Non commemoriamo una battaglia per la vittoria, commemoriamo una battaglia svolta per consentire la ritirata, per tornare a baita”

 
Gli alpini della sezione “Alto Lario” hanno commemorato ieri l’80.mo anniversario della battaglia di Nikolajewka.
La manifestazione, che si svolge a Colico dal 1950, ricorda il sacrificio degli alpini durante quel tragico evento che fu la campagna di Russia. In quella circostanza le penne nere scrissero l’ultimo capitolo di una delle storie militari più conosciute dell’Esercito italiano, l’eroico ripiegamento dal fronte russo durante la seconda guerra mondiale.
Alla manifestazione ha partecipato un nutrito gruppo di studenti delle scuole di Colico, accompagnati dai docenti e dal dirigente scolastico, professoressa Leda Montanaro.
Il presidente della Sezione “Alto Lario”, Stefano Foschini, ha voluto esprimere il senso della manifestazione. “Non commemoriamo una battaglia per la vittoria - ha detto - commemoriamo una battaglia svolta per consentire la ritirata, per “tornare a baita”. E’ angosciante e doloroso verificare, 80 anni dopo, che le stesse terre della campagna di Russia sono ancora teatro di quella che è l’invasione russa di un popolo sovrano”.
 
 
La manifestazione ha preso avvio in piazza Roma con gli onori resi al comandante del V Reggimento alpini di Vipiteno, colonnello Massimiliano Cigolini, presente anche un picchetto armato dello stesso Reggimento.
Dopo la messa, presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio e concelebrata anche dal parroco di Colico, don Lucio Fasoli, il corteo ha raggiunto piazza V Alpini, dove sono stati resi gli onori ai caduti di tutte le guerre con la posa di una corona d’alloro.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al presidente Foschini e al vicepresidente nazionale dell’Ana Gian Mario Gervasoni, il past-president Luigi Bernardi, il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, il comandante del V Reggimento alpini colonnello Cigolini, il sindaco di Colico Monica Gilardi e il questore vicario Sergio Vollono.
Erano inoltre rappresentati il comando provinciale della Guardia di finanza, il comando provinciale dei Carabinieri con il tenente colonnello Carmelo Albanese e la locale stazione carabinieri, con il comandante maresciallo Fabrizio Carbone.
Non sono mancati esponenti dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra.

 
Presenti anche alcuni sindaci del territorio e i rappresentanti della Protezione civile dell’Ana, del Gruppo intercomunale di Colico e Dorio, dei Carabinieri in congedo di Lecco e della Croce Rossa colichese.
I momenti più salienti della cerimonia sono stati sottolineati dalle note della fanfara alpina Alto Lario “Cavalier  Mariano Stella” e della fanfara di Asso, mentre la celebrazione della messa è stata accompagnata dal Coro “Musica viva” di Colico.
A testimoniare la rilevanza dell’evento la partecipazione di 120 gagliardetti e dei vessilli delle Sezioni Ana di Argentina, Bergamo, Brescia, Como, Feltre, Lecco, Monza, Milano e Valtellinese.
Prima di chiudere la manifestazione il presidente Foschini ha inviato un saluto e un applauso riconoscente all’ultimo reduce di Russia della sezione, l’alpino Carlo Poncia di Consiglio Rumo, del quale sono stati festeggiati i 100 anni lo scorso 27 dicembre.

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