05 maggio 2025

Il mondo magico della disabilità, questa sera se ne parla in sala consiliare a Mandello Lario

Stefano Colombo

“Il mondo magico della disabilità: questione di punti di vista”. E’ questo il tema dell’incontro incluso nel Festival della letteratura che si terrà questa sera, lunedì 5 maggio, con inizio alle ore 21 in sala consiliare a Mandello Lario. Sarà una serata di riflessioni e di condivisione di varie esperienze per comprendere il significato autentico delle parole integrazione e inclusione.

Tre professionalità diverse, ma inevitabilmente complementari per il ruolo che rivestono, dialogheranno con il pubblico, portando la loro esperienza di vita e in ambito lavorativo, per riflettere sugli stereotipi più diffusi legati al mondo della disabilità, nello specifico dello spettro autistico, e per riflettere sulle modalità di relazioni sociali, che più diffusamente si riscontrano oggi nell’interazione con “l’altro diverso da me”.

La serata sarà anche l’occasione per riflettere su come, oggi più che mai, sia necessaria una nuova interpretazione di parole troppo inflazionate, che dovrebbero essere portatrici di un profondo cambiamento del tessuto sociale attuale, dove l’individualismo dilagante crea lacerazioni profonde. “Inclusione” dovrebbe tradursi in “volontà di capire personalità complesse”, così come “disabilità” dovrebbe essere tradotta come “alternativa capacità di esprimersi di personalità complesse”, in un processo di rilettura generale, vera e urgente necessità di una società “aperta”.

Chiara Giambagli

Interverranno il dottor Stefano Colombo, psicologo e formatore per la fascia evolutiva, la dottoressa Silvia Cafagna, psicologa e psicoterapeuta dell’adolescenza, e la professoressa Chiara Giambagli, docente all’Istituto Badoni di Lecco e mamma di Leo Catalano. Con loro il pubblico si addentrerà nel mondo della disabilità, per interiorizzare che nessuno di noi ha diritto di “includere” nella società persone che già a pieno titolo ne fanno parte e per fare chiarezza sull’enorme pesantezza culturale del significato universalmente assunto per la parola “normale”.

Silvia Cafagna

 

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