20 febbraio 2019

“Il mondo di Viviana”, un insieme di fascino, armonie e suggestioni

Le sue mostre e il suo stesso atelier in piazza della Repubblica a Mandello “raccontano” la personalità e persino lo stile di vita della pittrice
Viviana nel suo atelier in piazza della Repubblica a Mandello.
di Claudio Bottagisi
La sua pittura sa toccare le corde dei sentimenti. E sa emozionare. I suoi quadri trasmettono sensazioni e sanno far sognare. Chi li osserva vi trova tutta la poesia che anche un dipinto può esprimere e vi “legge” una profonda interiorità. Già, perché “il mondo di Viviana” è un insieme di fascino e suggestioni, di incantesimo e fantasia, di dolcezza e speranza.

E’ la natura a dominare la scena, a irrompere nei suoi dipinti interpretata e, appunto, interiorizzata, dove la terra e l’acqua, ma altresì l’aria e il fuoco, come noto elementi essenziali per ogni forma di vita, sono per così dire la materia prima della sua forma espressiva. E il carattere dominante delle sue rappresentazioni.
Viviana Barutti è stata definita, a ragione, pittrice dell’anima. E il suo percorso artistico l’ha portata gradualmente a eliminare tutto ciò che l’uomo ha costruito, fino appunto a ricercare e a stabilire con la natura e, come detto, con i suoi elementi essenziali un’intesa profonda, al punto da consentirle di esprimere la sua personalità e i suoi stati d’animo.
La pittrice con Luca Nava, storico dell'arte.
Ecco allora spiegato perché ogni mostra e il suo stesso atelier in piazza della Repubblica a Mandello rappresentano “il mondo di Viviana”. E raccontano la personalità e, a ben guardare, persino lo stile di vita della pittrice e la sua dolcezza.
Di lei, che tra i suoi maestri ama citare Walter Lazzaro, nel corso degli anni si sono occupati critici, giornali, radio e televisioni nazionali ed estere e sue opere fanno bella mostra in gallerie, pinacoteche, istituti bancari, edifici pubblici e musei non soltanto italiani ma negli Stati Uniti, in Canada, Giappone e Cina, Iran, Emirati Arabi, Russia, Nuova Zelanda e Australia, oltre che in vari Paesi europei.
Di lei - che ha illustrato libri, poesie, manifesti e calendari - è stato scritto, a ragione, che “nelle sue tele è racchiuso l’incontro tra fantasia e libertà, calibrata e rigorosa scelta di emozioni e sensibilità”. Ma a dominare sono anche la meditazione e l’astrazione, che nascono attraverso una lotta interiore e si concretizzano in opere dinamiche, profonde e del tutto personali.
Numerose le personali allestite in Italia e all’estero da Viviana a partire dagli anni Settanta e molteplici i concorsi e le rassegne a cui ha avuto modo di partecipare, ottenendo prestigiosi quanto significativi riconoscimenti.
“Artista di spiccata sensibilità - ha scritto di lei Paola Panzeri - sa trasferire nelle sue opere le vibrazioni più interiori usando e trasformando la natura in forti e sublimi emozioni”. E a giudizio di Anna Francesca Biondolillo “la lirica narrazione pittorica concretamente incentrata sul costante impegno descrittivo naturalistico sospinge l’attività elaborativa di Viviana in dimensioni percettive di aulico richiamo”. E in tale produzione pittorica il rapporto uomo-ambiente viene positivamente stravolto.
Numerose, si è detto, le mostre allestite dalla pittrice mandellese. Basti citare tra le altre - tra il 2007 e lo scorso anno - le esposizioni al Vittoriano di Roma, a Montichiari, Taormina, Varenna, Palermo, Montecarlo e Rimini. E ancora a Dolceacqua, Padova, Lecco, Varazze, Lucca, Arcore, Manerba del Garda, Menaggio e Milano, senza dimenticare che nel 2015 il “mondo di Viviana” è stato incluso nel terzo volume della storia dell’arte Fra tradizione e innovazione - Artisti europei da non dimenticare presentato alla Cité internationale universitaire di Parigi e in seguito richiesto dal Metropolitan Museum of Art di New York.
Dal 22 dicembre 2018 allo scorso 2 gennaio, inoltre, opere di Viviana erano presenti alla rassegna “Realtà artistiche contemporanee” allestita al Castel Nuovo - Maschio Angioino di Napoli e il cui catalogo troverà posto negli archivi della Thomas J. Watson Library del Metropolitan di New York.
Ecco allora spiegato perché incontrare l’artista Viviana e entrare a far parte del suo mondo vuol dire lasciarsi affascinare dai colori della sua tavolozza. E farsi avvolgere da una sensazione di poetica serenità, in una grande e unica emozione.


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