11 febbraio 2019

Lierna, l’assessore Corrado Rumi si è dimesso. La minoranza va all’attacco


Gazzinelli, Marcelli e Scanagatta: “Il peggior quinquennio della storia amministrativa del nostro paese”
(C.Bott.) Colpo di scena a Lierna a pochi mesi dal voto amministrativo per l’elezione del nuovo consiglio comunale. Corrado Rumi, assessore fin dal 2009 e dal 2014 con deleghe all’Urbanistica, all’edilizia privata, ai lavori pubblici e all’energia, lascia la giunta guidata dal sindaco Edoardo Zucchi, pur restando in consiglio comunale.
Nell’esecutivo liernese, con le stesse deleghe a suo tempo assegnate a Rumi, entra Vito Zotti, classe 1962, capogruppo di maggioranza.

Non si è fatta attendere, com’era da prevedere, la reazione di Simona Gazzinelli, Nunzio Marcelli e Luigi Scanagatta, consiglieri di “Vivere Lierna”.
“Dopo il susseguirsi di ben quattro segretari comunali, le dimissioni del vicesindaco e assessore Andrea Santini (novembre 2017, eletto con 58 voti di preferenza nel 2014) sostituito dal consigliere comunale Silvano Stefanoni (eletto con 14 voti di preferenza sempre cinque anni fa), le dimissioni di altri due consiglieri della maggioranza consiliare e la successiva surroga - osservano i tre esponenti della lista civica di minoranza - erano giunte le dimissioni di un terzo consigliere di maggioranza”.
“Ma non è finita qui - aggiungono - Dopo l’esaurirsi dei consiglieri comunali di “ricambio” e disponendo di soli quattro consiglieri comunali e tre membri della Giunta, ecco, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici e responsabile del servizio delegato, architetto Corrado Rumi. L’ex assessore in questi ultimi tre mesi si era impegnato per far vedere che qualcosa, sulla carta, è stato fatto e avrebbe potuto raccogliere un pochino di quello che ha seminato. Invece il 2 febbraio scorso se n’è andato, pur mantenendo la carica di consigliere”.
“Cosa sarà successo - si chiedono Gazzinelli, Marcelli e Scanagatta - se in poco tempo Rumi è passato da probabile candidato sindaco e assessore “di peso”, “impegnato ”, a consigliere “disoccupato”? Sarà colpa del Pd, dei 5 Stelle, della Lega o della lista civica “Vivere Lierna”? Molti, in  verità, l’avevano più volte pronosticato, ma dopo 5 anni di amministrazione questo sindaco, per quanto ha fatto per il paese e per come ha gestito la “sua” maggioranza e il consiglio comunale, si è rivelato un disastro quasi totale”.
Quindi una considerazione: “Considerato quanto sopra, e non certo per motivi personali, abbiamo chiesto in più occasioni che il sindaco, rappresentando il 36% degli elettori, cambiasse un certo modo e un certo metodo e prestasse la dovuta attenzione per il 46% dei votanti che nel 2014 hanno scelto la lista civica “Vivere Lierna”, ma non siamo stati mai ascoltati. Abbiamo anche chiesto che rinunciasse, o almeno dimezzasse l’indennità mensile (1.300 euro al mese, 78.000 euro in cinque anni) ma non siamo stati ascoltati. Pazienza!”.
Gazzinelli, Marcelli e Scanagatta concludono: “Lierna ha però pagato tanto anche per questo limite e per questo modo di non fare quello che un sindaco di tutti e di un piccolo paese avrebbe dovuto fare”.

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