07 giugno 2019

“La crociata dei Seniores”, il libro di Vaccarella tra umorismo e punte di grottesco


Alvaro Vaccarella

di Claudio Redaelli
Si intitola La crociata dei Seniores ed è l’ultima fatica letteraria di Alvaro Vaccarella. Emblematico (e certamente destinato a incuriosire ulteriormente il lettore) il sottotitolo: Cronaca semiseria dell’ultima spedizione contro l’estremismo islamico.
Edito dal Gruppo Lumi di Bondeno, in provincia di Ferrara, il libro presenta per cominciare una bella copertina. Vi è raffigurato il dipinto acquarellato di Flavia Bustacchini “San Giorgio difende Ferrara”, mentre la quarta di copertina propone “Crociati”, un disegno di Angelo Bellini.
Innanzitutto una premessa: è possibile sconfiggere l’estremismo islamico e restituire ai propri nipoti un mondo in cui si possa entrare in una chiesa o in uno stadio senza il timore di un attentato? A porsi questa domanda è, nel romanzo di Vaccarella, un ortopedico il primo giorno di pensione.
Con gli amici più cari decide di dar vita a un’impresa “impossibile”, ossia creare un esercito di seniores per andare a distruggere i campi in cui vengono addestrati i terroristi islamici.
Aiutati dal sindaco, ottengono l’assegnazione della caserma di Ferrara e con l’operosità e le competenze proprie e dei volontari che accorrono all’invito diffuso sul web la trasformano in un formidabile motore di iniziative sociali e culturali.
Parallelamente il libro narra la vicenda di un giovane palestinese che vince una borsa di studio del ministero degli Esteri italiano e da Gerico arriva nella città estense. Tramite il locale imam, entra in contatto con un reclutatore dell’Isis che lo indirizza verso l’integralismo.
Tra umorismo e punte di grottesco, oltre a improbabili azioni militaresche, l’autore fa emergere nel suo La crociata dei Seniores l’esigenza di riflettere su temi drammatici e ineludibili della contemporaneità.
A curarne la prefazione è Alberto Lazzarini, che scrive: “Alvaro Vaccarella, medico cardiologo, giornalista, scrittore e tante altre cose con la scusa della lotta al terrorismo compie una specie di salto mortale triplo e ricade in piedi  con il sorriso sulle labbra. Parla della sua Ferrara e della sua Lecco, esalta le bellezze storico-artistiche della città estense, tratteggia caratteri e personaggi non inventati ma presi dalla realtà, la sua, popolata di tanti amici”.
L’ironia è il fil-rouge del racconto, avvincente, suddiviso in capitoli corti e che si dipana su due registri, alternandosi.
Significativo quanto specifica Vaccarella nelle pagine conclusive del libro: “Più che un romanzo, ho voluto scrivere una dichiarazione d’amore: a Ferrara, la città dove ho ambientato gran parte della storia. I luoghi descritti sono reali, anche se non sempre ospitano gli ambienti e le istituzioni che, con licenza, mi sono permesso di collocarvi”.
Originario di Lecco, dove vive e lavora, Alvaro Vaccarella è laureato in Medicina con specializzazione in cardiologia, pneumologia, anestesia e rianimazione. E’ stato direttore dell’U.O.S.D. di Cardiologia riabilitativa presso il presidio Inrca - Irccs di Casatenovo e dal 2015 è libero professionista presso il “Mangioni hospital” di Lecco.
Autore di cinquanta pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, è stato relatore a congressi che si sono tenuti in Italia e all’estero.
Iscritto all’Ordine dei giornalisti in qualità di pubblicista, ha fondato nel 2003 la rivista Cardiology Science, che ha diretto fino al 2005.
Dall’anno della sua costituzione al 2011 è stato responsabile dell’Ufficio scientifico della Fondazione Italia-Cina di Milano presieduta da Cesare Romiti.
Come scrittore ha pubblicato il volume L’ago, la siringa e il fiore del susino e il thriller Morti senza cuore.

Nessun commento:

Posta un commento