04 giugno 2019

Mandello. La Costituzione ai diciottenni: “Ora fatene tesoro”

di Claudio Bottagisi
“La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova, bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere certe promesse. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica”.
Così si esprimeva nel gennaio 1955 Piero Calamandrei, politico, avvocato e accademico, rivolgendosi a un gruppo di studenti universitari e delle scuole superiori nel salone degli affreschi della Società Umanitaria a Milano.
Un discorso pronunciato oltre 60 anni fa e tuttavia sempre attuale, anche laddove Calamandrei esortava gli studenti a dare alla Costituzione “il vostro spirito, la vostra gioventù, a farla vivere, a sentirla una cosa vostra, a metterci dentro il senso civico e a rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto”.
Parole cariche di significati, ascoltate ieri dai diciottenni mandellesi che in sala consiliare, significativamente all’indomani della Festa della Repubblica, hanno ricevuto dalle mani del sindaco, Riccardo Fasoli, una copia della nostra Carta costituzionale.
“Un momento importante per voi - ha premesso il primo cittadino rivolgendosi proprio ai neodiciottenni - ma anche per l’intera nostra comunità. Oggi vi affidiamo un testo davvero importante di cui siete chiamati a fare tesoro”.
La Costituzione non va mai data per scontata - ha detto Fasoli - In territori non molto lontano da noi, in Medio Oriente, in Africa e in generale in quasi tutti i continenti, ci sono  situazioni in cui i diritti sanciti dalla nostra Costituzione sono soltanto un miraggio per le popolazioni che vi risiedono. E’ un bene prezioso, la libertà, e in quanto tale da custodire”.
Richiamandosi poi al principio della solidarietà, il sindaco ha spiegato che “essere solidali vuol dire condividere i problemi e trovare insieme le soluzioni. Vuol dire aiutarsi. Ma la solidarietà è anche senso civico. E avere senso civico significa contribuire al buon funzionamento della propria città, della propria comunità. Significa non aspettare che qualcuno faccia qualcosa per noi, oppure che si muova lo Stato, sempre, in nome delle tasse che uno paga”.
“Se volete un futuro migliore - ha specificato sempre il primo cittadino mandellese - dovete essere voi a crearlo, dovete metterci del vostro e con senso civico aiutare le istituzioni a essere più efficienti e efficaci. Non pensate con egoismo, non infrangete le regole in nome della vostra comodità o delle vostre necessità. Se le regole ci sono, è perché mantenere diritti per tutti comporta un visione che dall’“io” deve passare necessariamente al “noi”. Guardate alla vostra vita e capirete  che, in fondo, da soli, non potreste andare da nessuna parte”.
Quindi un vero e proprio appello: “Da oggi siete cittadini in grado di esprimere la vostra opinione e di dare il vostro contributo. Fatelo, avete il diritto ma soprattutto il dovere di farlo”.
Poi il via alla consegna delle copie della Costituzione, quest’anno ricevute da 97 neodiciottenni (51 femmine e 46 maschi ), prima della foto di gruppo nel cortile del palazzo municipale.
Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi, le immagini della consegna della nostra Carta costituzionale ai mandellesi neodiciottenni.

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