27 gennaio 2020

Addio Jolanda Guerra Fienga, profuga istriana, pioniera nel sociale

Aveva 91 anni e amava la terra lariana, che aveva frequentato da ragazza e che l’aveva vista arrampicare sulle Grigne
Jolanda Guerra in una foto che la ritrae con il marito Ugo Fienga.
(C.Bott.) Con lei se ne va un pezzo di storia del Paese, un riferimento per molti se si considera che Jolanda Guerra Fienga, scomparsa all’età di 91 anni, fu in Italia tra le prime assistenti sociali, oltre a svolgere un’intensa quanto disinteressata attività in varie associazioni cattoliche di volontariato.
Nata il 27 settembre 1928 ad Albona (oggi Labin, in Croazia, nella zona sud-orientale dell’Istria), era andata ad abitare a Bresso nel 1966. Visse la sua infanzia tra spensieratezza e guerra, prima di essere costretta ad abbandonare il paese natale unitamente a sua madre Giovanna Bresac, direttrice dell’ufficio postale di Valmazzinghi (Koromačno), ai suoi tre fratelli e alle due sorelle per sfuggire allo sterminio delle foibe.
Dopo aver conseguito nel 1959 il diploma di assistente sociale, approfondì gli studi partecipando a vari seminari in tutta Italia e all’estero, in particolare in Danimarca. Lavorò a Trieste, a Salerno, a Milano e nell’hinterland per varie aziende private e fu consulente per alcuni tribunali per i minorenni.
Il suo impegno al servizio degli altri la portò tra l’altro a ricoprire la carica di responsabile del Cif di Bruzzano per il recupero dei minori provenienti da famiglie problematiche e disagiate.
Salvò dalla strada molti bambini e ragazzi (tra loro un giovane, poi divenuto un famoso fotografo) e aiutò numerose donne lavoratrici maltrattate in famiglia da mariti violenti.
Lavorò con Danilo Dolci, noto sociologo degli anni Cinquanta, e fu un’antesignana nel settore in un Paese dove non esisteva un servizio pubblico e le problematiche sociali non erano ancora state approfondite con l’attenzione che si è poi avuta a partire dalla fine degli anni Ottanta.
Nel 1961 sposò Ugo Fienga, classe 1926, poi divenuto alto magistrato, e con lui ebbe un figlio, Paolo, che abita a Mandello e che ha sposato Tatiana Balbiani.
Jolanda Guerra Fienga, il cui padre Leone Guerra fu capitano e comandante del battaglione Costiero del Regio esercito italiano e cavaliere di Vittorio Veneto, si ritirò dal lavoro nel 1990 e dopo i settant’anni si occupò dei fratelli, delle sorelle e del marito malato. Non venne però mai meno la passione per la sua professione e infatti sino all’ultimo ha dimostrato grande sensibilità e acume nell’inquadrare i giovani che entravano in contatto con lei, dando preziosi suggerimenti e un supporto per aiutarli ad acquisire maggior consapevolezza del loro valore, convinta com’era che con il giusto appoggio, una buona dose di pazienza e con l’affetto tutti possono raggiungere importanti obiettivi.
Particolarmente legata alla sua terra d’origine, ricca di profumi e rocciosa, amava molto anche i luoghi lariani che lei aveva frequentato da ragazza e che tra l’altro l’avevano portata ad arrampicare sulle Grigne.
I funerali di Jolanda Guerra Fienga si terranno oggi, lunedì 27 gennaio, alle ore 14.30 nella chiesa di San Zeno a Mandello.

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