13 gennaio 2020

“Ringrazio Dio di avermi fatto incontrare Luigi Castagna. Ci rivedremo lassù”

Da Hong Kong la testimonianza di padre Mario Marazzi. E don Giuliano all’omelìa del rito funebre dice: “Quante belle cose ha fatto nella sua lunga vita”
Luigi Castagna, morto all'età di 94 anni.
(C.Bott.) “Ringrazio Dio di avermi fatto incontrare Luigi nella mia gioventù. E grazie per la sua testimonianza di vita: all’oratorio, nell’Azione cattolica, nella Conferenza di San Vincenzo, nell’impegno civico sulle orme di suo papà. Ci rivedremo lassù. Riposa in pace”. La testimonianza da Hong Kong di padre Mario Marazzi, un’efficace sintesi della vita di Luigi Castagna, al quale oggi pomeriggio Mandello ha tributato l’estremo saluto.
Don Giuliano Zanotta si è rifatto proprio alle parole del missionario mandellese all’omelìa del rito funebre celebrato nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore. “Una vita lunga e intensa”, ha detto il parroco della comunità pastorale di Mandello, che già introducendo la celebrazione eucaristica aveva avuto modo di sottolineare il bene fatto da Castagna “per la comunità intera, quella civile e quella religiosa”.
“Quello della morte è soltanto un passaggio”, ha ricordato il sacerdote facendo riferimento anche al Vangelo di Giovanni. “E’ il passaggio del dono della vita che abbiamo ricevuto - ha aggiunto - nella certezza che risorgeremo”.
Poi il tenero riferimento al forte legame che univa Luigi Castagna a sua moglie Marisa, scomparsa soltanto quattro mesi fa. “Anche quel loro tenersi sempre per mano - ha detto - era una preziosa testimonianza di quanto bene si volessero”.
“Già, quante belle cose ha fatto Luigi nella sua esistenza - ha tenuto a ribadire don Giuliano, che era affiancato all’altare da don Ambrogio Balatti, da padre Sandro Lafranconi e da padre Paolo Ancilotto - E’ stato davvero un esempio di fede cristiana vissuta e testimoniata”.
Infine, al termine del rito religioso, l’ultima esortazione di don Giuliano che si rifaceva al salmo responsoriale: “Il Signore è nostra luce e allora non dobbiamo avere timore di niente e di nessuno”. E una certezza: “Ora il nostro caro Luigi è accolto nella pace dei giusti, ma nessuno di noi lo dimenticherà”.

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