25 giugno 2023

L’arcivescovo Delpini a Lecco ai giovani in partenza per Lisbona: “C’è una mano tesa che chiede aiuto”

 
L’accensione di un braciere, segno di luce e di pace, con il campione olimpico di canoa Antonio Rossi. E’ iniziata così, ieri a Lecco, la veglia significativamente denominata “Prendi il largo verso l’alto e verso l’altro”, presente l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Con lui i vescovi ausiliari Giuseppe Vegezzi e Luca Raimondi, il vicario episcopale di settore, don Mario Antonelli. Poi monsignor Maurizio Rolla, il prevosto di Lecco, don Davide Milani, e il responsabile della Pastorale giovanile, don Marci Fusi.

“La lettura dell’incipit del capitolo VIII dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni, l’“Addio monti sorgenti dall’acque” - scrive oggi il sito Internet della diocesi di Milano - è l’immagine di tutto ciò che fa da splendida cornice alla preghiera, ai canti, agli inni delle Gmg, a stralci di messaggi del Papa, alla proclamazione della parola di Dio”.

 
Ai ragazzi che a inizio agosto saranno a Lisbona per la trentottesima Giornata mondiale della gioventù Delpini ha raccomandato di “non partire come turisti, come gente che cerca luoghi esotici o personaggi strani”, o come “mercanti che hanno in mente il vendere e il comprare”. “Non partite - ha aggiunto l’arcivescovo - come i colonialisti, quelli che hanno sempre la presunzione di essere parte di una civiltà superiore che deve civilizzare gli altri, quelli che pretendono di insegnare agli altri come si può vivere meglio, prima ancora di avere imparato come vivono gli altri, prima ancora di aver imparato la lingua degli altri”.
“Partite piuttosto - ha detto monsignor Delpini - come coloro che sono chiamati, perché c’è una mano tesa che chiede aiuto, una rivelazione di Dio che si annuncia nel volto della gente, nel gemito dei poveri. Partite per rendervi disponibili alla vostra vocazione, partite perché siete incaricati di un messaggio”.
 




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