04 febbraio 2020

Crebbio, una scuola dell’infanzia nella natura. E a misura di bambino

L’asilo della frazione di Abbadia Lariana è immerso nel verde ed è dotato di un orto, di un frutteto e persino di un piccolo pollaio
di Claudio Bottagisi
Una scuola dell’infanzia immersa nel verde e in un scenario naturale aperto, ricco di opportunità e percorribile dai piccoli alunni. Una scuola dell’infanzia a misura di bambino, con l’ambiente capace di valorizzare intelligenze diverse e differenti stili di apprendimento. E dove si rispettano i ritmi e i tempi di ciascuno.
Ecco allora proprio l’ambiente assumere il ruolo per così dire di “educatore”, in grado di orientare i diritti naturali dei bambini, che comprendono tra gli altri il diritto al dialogo (ascoltare e prendere la parola), all’uso delle mani, al silenzio (per sentire ad esempio il soffio del vento o il canto degli uccelli), alle sfumature, alla bellezza (frequentare e trasformare luoghi improntati a questo insopprimibile valore educativo), alla ricerca e all’esplorazione.
La natura in primo piano, dunque. La natura che diventa luogo da vedere, da toccare, da annusare e da ascoltare e dove la percezione di ciò che ci circonda diviene una componente importante per strutturare l’identità di ogni alunno e la relazione con l’altro.
Tutto questo è la scuola dell’infanzia di Crebbio, frazione di Abbadia Lariana. Sedici bimbi, un’unica sezione e una scommessa vinta fin dagli anni scorsi che ha indotto Albina Mangioni, vera e propria anima di questa realtà, e le due insegnanti che la affiancano a progettare per i piccoli alunni della struttura uno spazio d’azione in cui i bimbi stessi abbiano modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo, emotivo e sociale.
Già, Crebbio e la scuola dell’infanzia, un binomio inscindibile dove i punti di forza sono rappresentati dallo svolgimento di attività a stretto contatto con la natura, da laboratori all’aperto (nell’orto, nel pollaio e nel bosco), da visite periodiche a una vicina fattoria e da una mensa interna che propone piatti preparati con ingredienti di stagione.
Ambiente e territorio al primo posto, dunque. Basti osservare l’orto-laboratorio dove i bambini partecipano in prima persona alle attività di raccolta delle verdure e dei frutti di stagione e alla cura delle galline.
Fin dagli anni scorsi, come detto, la scommessa educativa della scuola dell’infanzia di Crebbio era stata quella di riuscire a interessare e coinvolgere i bambini nell’esplorazione di un tema complesso qual è quello della vita sul pianeta, basandosi sul concetto della sostenibilità del pianeta Terra.
Voci autorevoli sostengono del resto, non da oggi, come i legami e i delicati equilibri della vita si stiano purtroppo deteriorando soprattutto per l’uso irresponsabile dei beni della terra da parte dell’uomo. Non a caso la cura del Creato era stato uno dei temi centrali sia di Expo 2015 sia dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, dove la “cura” riguarda tutti gli esseri umani e sostenibile è “lo sviluppo che fornisce elementi ecologici, sociali e opportunità economiche a tutti gli abitanti di una comunità, senza creare una minaccia alla vitalità del sistema naturale, urbano e sociale che da queste opportunità dipendono”.
Diventa allora sempre più indispensabile, nei contesti educativi e fin dall’infanzia, testimoniare ai bambini la percezione che soltanto la conoscenza degli altri e dell’ambiente, la relazione e la partecipazione con ciò che ci circonda possono aiutare ad affrontare e risolvere i problemi del pianeta.
E’ del resto innegabile che esista tra bambino e natura un rapporto speciale che la scuola materna può accogliere, favorire e potenziare. E’ ciò che accade, come detto, a Crebbio, dove la curiosità dei piccoli alunni verso tutto ciò che è ambiente e natura offre loro occasioni percettive ed emotive capaci di stimolare la conoscenza e dove sono state messe in atto osservazioni, scoperte, riflessioni e rielaborazioni finalizzate alla scoperta degli ecosistemi indispensabili per la vita dell’uomo.
Dovere di ogni adulto è del resto preparare territori e ambienti in cui il bambino possa “immergersi”. Proprio come alla scuola dell’infanzia di Crebbio.

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