29 febbraio 2020

Abbadia Lariana. Don Fabio: “Dialoghiamo in famiglia e guardiamoci di più negli occhi”

Così il parroco all’omelìa della messa “a porte chiuse” trasmessa oggi pomeriggio in diretta Facebook
Il parroco don Fabio durante la messa celebrata oggi pomeriggio ad Abbadia Lariana.
(C.Bott.) “E’ certamente curioso celebrare una messa festiva senza nessuno in chiesa, ma questo non ci impedisce di riflettere sul significato di questa prima domenica di Quaresima”. Don Fabio Molteni ha introdotto con queste parole la sua omelìa nella messa celebrata oggi pomeriggio ad Abbadia Lariana “a porte chiuse”, per i noti provvedimenti relativi all’emergenza Coronavirus, trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Parrocchia di San Lorenzo.
Il sacerdote si è subito dopo soffermato proprio sul senso del periodo che stiamo vivendo. “E’ vero - ha detto -  magari rinunciamo a qualche dolce o alle sigarette, ma lo facciamo più che altro in nome del salutismo corporale, quando invece la Quaresima è qualcosa di più, è mettere Dio al primo posto e in primo piano il nostro rapporto con il Signore. Tutto il resto, dunque il digiuno, l’elemosina, le buone azioni e la preghiera, viene di conseguenza”.
Il parroco ha quindi invitato a sforzarci di tornare a Dio “con tutto il cuore e con tutto noi stessi” e a rinunciare di più alla Tv, allo smartphone e al computer “per stare più tempo con Lui”. “E sforziamoci anche - ha aggiunto - a fare qualche buona lettura, a commentarla insieme e a dialogare maggiormente in famiglia, stando magari un po’ di più a tavola e guardandoci di più negli occhi”.
Poi, terminata l’omelìa, don Fabio ha collocato su un cartellone posto accanto all’altare la seconda tessera, dopo quella del Mercoledì delle ceneri, relativa al cammino di Quaresima. Vi era scritto “Forti contro il male” e raffigurava l’olio dei catecumeni ricevuto il giorno del Battesimo.
Al termine della celebrazione eucaristica un semplice avviso: “Attendiamo ulteriori istruzioni per le messe feriali della prossima settimana e per quelle di sabato e domenica. Ad oggi non sappiamo ancora nulla”.


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