15 febbraio 2020

Mandello. Il sindaco Fasoli: “In politica c’è chi fa di tutto per metterti in difficoltà”

“Lo svincolo della superstrada 36? Siamo in gara di appalto per assegnare i lavori e entro l’anno avvieremo il cantiere. Piazza Gera? La burocrazia rende le varianti di progetto e gli accordi tra le parti difficili, ma contiamo di sistemare il tutto entro fine giugno”
Riccardo Fasoli, dal 2015 sindaco di Mandello.
di Claudio Bottagisi
In luglio compirà 35 anni. Laureato in Economia e gestione delle imprese all’Università degli studi di Pavia, vanta un passato sportivo che lo ha visto eccellere nel canottaggio. In questa disciplina ha conquistato il titolo iridato nel 2003 nel “quattro senza” (a comporre con lui l’equipaggio campione del mondo vi erano Martino Goretti, Marco Cecchin e Luca Martin) e un titolo italiano vinto lo stesso anno nel “due senza” nella categoria Juniores.
Dal 2015 è sindaco di Mandello e alle prossime elezioni amministrative si ripresenterà alla guida del “Paese di tutti”, la lista che ha espresso appunto sindaco e giunta in questo quinquennio.
Sindaco Fasoli, si chiude il mandato coinciso con la sua elezione a primo cittadino. Qual è il bilancio di questi suoi cinque anni, sia umanamente sia per quanto riguarda l’aspetto strettamente amministrativo?
Umanamente sono stati cinque anni bellissimi. Ho conosciuto molti mandellesi che si danno da fare per il loro territorio e per i loro concittadini, ho toccato con mano grandi difficoltà umane e lavorative e avuto la soddisfazione, non sempre purtroppo, di aver contribuito a dare soluzioni positive. Dal punto di vista amministrativo il bilancio è molto positivo. Abbiamo portato a termine tanti piccoli e grandi interventi sia tra le opere pubbliche sia nel settore dei servizi alla cittadinanza. La questione ex area Cortesi ci ha rubato troppo tempo, energie e denaro e non ci ha consentito di concentrarci su altro. Di conseguenza  siamo un po’ in ritardo con altri progetti. In quella procedura ho capito che in politica il rapporto umano passa in secondo piano e troppo spesso c’è chi fa di tutto per metterti in difficoltà, mettendo in discussione persino la tua onestà.
Dell’esperienza di sindaco, cosa l’ha più sorpresa positivamente e quali sono stati invece la sua delusione o comunque il suo rammarico?
In positivo i nostri giovani, dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole medie: ho avuto modo di incontrarli tante volte e mi hanno sempre stupito positivamente per la voglia di essere attivi nella nostra comunità. Speriamo che questa attenzione rimanga viva con il passare degli anni! Delusioni particolari non ne ricordo, forse il rapporto con le minoranze sull’operazione già citata. Il rammarico più grande è invece non essere riuscito a convincere Colaninno a dare il via alla realizzazione del nuovo museo della Moto Guzzi.
C’è un’iniziativa o un’opera pubblica o un qualsiasi intervento che avrebbe voluto vedere andare in porto nell’arco del mandato e che invece non ha trovato attuazione? O magari l’ha trovata soltanto parzialmente?
Come intervento sicuramente la riqualificazione dell’area dell’ex Vellutificio Redaelli, intervento che però non era così pronto a partire come ci era stato descritto nel 2015 in campagna elettorale. Opere pubbliche: per cuore, il lungolago di Olcio (poteva essere pronto ma lago alto e burocrazia ci porteranno al 2021), per importanza lo svincolo della 36 (anche per questo si andrà dopo le elezioni).
Le cito ora due progetti di cui si è tanto parlato nella campagna elettorale del 2015 e nel corso del mandato amministrativo: appunto lo svincolo della superstrada 36 e la riqualificazione dell’area dell’ex Vellutificio Redaelli. Qual è la situazione attuale, nel dettaglio? E quali i tempi di attuazione preventivati?
Per il primo siamo in gara di appalto per assegnare i lavori. Entro l’anno avvieremo il cantiere. Un percorso lungo e complicato, nato dall’ottima collaborazione con Anas, Provincia e Regione. Per la seconda siamo ancora distanti dal trovare una soluzione. Come detto la valutazione ambientale strategica avviata dalla giunta Mariani era stata proposta dalla proprietà, ma l’investitore in grado di realizzarla non c’era! Siamo stati a volte vicini alla soluzione per portare una vera novità a Mandello (l’interesse di “QC Terme” non è un segreto) ma l’operazione ha costi molto importanti per via della bonifica dell’area e della vicinanza del lago. Crediamo che l’indirizzo turistico ricettivo debba essere il futuro prevalente per quell’area. In alternativa, piuttosto che vederla residenziale, meglio attendere.
Un’altra opera pubblica, in questo caso realizzata ma su cui si dovrà ancora intervenire: la riqualificazione di piazza Garibaldi. C’è qualcosa che non ha funzionato a dovere nei lavori eseguiti? E, in quel caso, cosa si sta facendo o si dovrà fare?
Credo sia un intervento che ha dato un nuovo volto a Mandello. Per alcuni brutto, per altri bello: impossibile accontentare tutti. La fruibilità e la sicurezza pedonale dell’intera area è sicuramente imparagonabile alla situazione precedente! Qualcosa nella posa della pavimentazione non ha funzionato e speriamo di trovare presto una soluzione. La burocrazia rende le varianti di progetto e gli accordi tra le parti difficili, ma contiamo di sistemare il tutto entro fine giugno.
Guardiamo al voto del 2020. Perché, stando a quanto si dice e alle prese di posizione per così dire già ufficiali di alcuni esponenti della sua giunta, non si ripresenterà la maggioranza dei componenti dell’esecutivo uscente e forse anche buona parte dei consiglieri eletti cinque anni fa nella lista del “Paese di tutti”?
Di amministrazione difficilmente si muore, ma è un’attività faticosa e poco gratificante. Essere tutti giovani comporta avere impegni lavorativi e familiari in continua evoluzione. Oltre alla passione servono anche tanto impegno e tempo. Crescendo, famiglia e lavoro richiedono sempre maggiori attenzioni ed è necessaria una scelta: le cose, se si fanno, vanno fatte bene. Tutti i consiglieri e gli assessori uscenti continueranno a far parte del gruppo, ma non sono più in grado di garantire l’attuale impegno. Il coinvolgimento di nuove persone è da sempre un principio importante per il “Paese di tutti”. Avremmo forse dovuto fare qualche avvicendamento in consiglio e, perché no?, in giunta anche prima.
Riccardo Fasoli in ogni caso ci sarà e così pure il gruppo che ha espresso appunto sindaco e Giunta nell’ultimo quinquennio. Perché i mandellesi dovrebbero rinnovare la maggioranza dei consensi a lei e al “Paese di tutti”?
Credo che il nostro lavoro e il nostro impegno siano stati evidenti. Certo, si può fare sempre di più e meglio: cosa che vorremmo fare nei prossimi 5 anni!
Che campagna elettorale si aspetta?  Da quanto si intuisce non c’è esattamente la corsa a candidarsi e a mettersi in gioco, indipendentemente dagli schieramenti e dalle posizioni…
Aspetto di vedere quali saranno i candidati sindaco. Spero sia una campagna propositiva più che denigratoria: la scorsa tornata parlare dei nostri contenuti e non di quelli degli altri ha pagato molto. Se lo facessero tutte le liste sono sicuro che ne beneficerebbe Mandello. E il suo futuro.
Quale il suo giudizio sul ruolo e sull’operato dei due gruppi di opposizione nell’arco del quinquennio?
Purtroppo devo lamentare che non c’è stato un rapporto costruttivo. Con un atteggiamento differente avremmo potuto fare tutti di più e meglio. Sul caso Cortesi mi sono già espresso. Il comportamento tenuto con alcuni assessori, in primis l’assessore Franco Patrignani, è stato in tutti e cinque gli anni pessimo e a mio modo di vedere irrispettoso. Non hanno perso occasione politica e personale per attaccarlo e denigrarlo, nonostante i rapporti di amicizia esistenti prima delle elezioni. Questo modo di essere e di fare politica non la condivido e fatico a sopportarlo.
Un’ultima domanda: si è parlato molto, specie nell’ultimo anno, di ambiente e di inquinamento. Qual è la situazione su questo fronte?
Mandello ha grandi risorse occupazionali ma che nascondono alcune criticità spesso non affrontate negli anni, o affrontate senza una vera volontà di soluzione. Alla nostra Amministrazione va dato atto di avere avviato percorsi volti a risolvere i problemi nel rispetto del difficile equilibrio tra imprese, lavoratori e cittadinanza. La strada è ancora lunga per dare soluzioni definitive, ma soprattutto per dare reale consapevolezza dei problemi a tutti gli attori coinvolti: che siano problemi ambientali, di gestione del personale o manageriali.

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