25 febbraio 2020

Emergenza coronavirus. Annullato l’incontro di sabato 29 a Bellano con Elisabetta Sgarbi

Elisabetta Sgarbi
Le disposizioni regionali relative all’emergenza coronavirus fermano anche la serie di incontri della rassegna “Il bello dell’Orrido” che sabato 29 febbraio avrebbe dovuto avere per protagonista a Bellano Elisabetta Sgarbi, chiamata sul Lario anche per presentare il suo film Il pianto della statua.

Ideata da Armando Besio, l’iniziativa è organizzata da “ArchiViVitali” in collaborazione con il Comune.
Il paesaggio naturale di Bellano ben si lega al concetto artistico di “sublime” e proprio per questo senso di stupore e inquietudine in vari campi, dall’arte alla letteratura, i cinque incontri del 2019 con Stefano Zuffi, Cristina Dell’Acqua, Gioele Dix, Mauro Novelli e Giorgio Terruzzi avevano appassionato il pubblico.
Ora si sarebbe dovuto proseguire con il calendario del nuovo anno e dopo quello iniziale con Mario Botta, architetto svizzero di fama mondiale, legato a Bellano dall’amicizia con Giancarlo Vitali, appunto sabato prossimo si sarebbe dovuto tenere l’incontro con Elisabetta Sgarbi, preceduto come detto dalla proiezione del film Il pianto della statua di cui è regista, con le voci di Toni Servillo e Anna Bonaiuto e testi letti da Tahar Ben Jalloun, Michael Cimno, Diego Marai, George A. Romero, Vittorio Sgarbi, Pino Roveredo, Lucrezia Lerro e Antonio Scurati. Una emozionante ricerca intorno ai “compianti”,  gruppi scultorei rinascimentali dell’Emilia Romagna.
Sculture sacre a grandezza naturale, i “compianti” mettono in scena il momento in cui viene pianto il cadavere di Cristo: uno tra i più celebri è quello di Niccolò Dell’Arca, conservato a Bologna in Santa Maria della vita.
La scelta di proiettare questo film era legata al fatto che proprio a Bellano, nella chiesa di Santa Marta, si trova un prezioso gruppo ligneo cinquecentesco di nove statue attribuito agli scultori Giovanni Angelo e Tiburzio Del Maino.
Il “compianto” bellanese a maggio di quest’anno lascerà il Lario per Parigi, dove sarà protagonista al Museo del Louvre di una grande mostra intitolata “Il corpo e l’anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento”.

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