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| Don Filippo Macchi |
(C.Bott.) “Sono arrivato in Mozambico. La mia
prima domenica in Africa è coincisa con la Giornata missionaria mondiale,
insomma non si poteva iniziare meglio! Ora è il momento dei fiori belli e
gradevoli, vedremo con il tempo cosa arriverà. Nei prossimi giorni svolgerò alcune
incombenze burocratiche e verrò accolto dalle varie comunità, poi se Dio vuole
inizierà la normalità”.
Erano
i primi giorni di novembre del 2021 e don Filippo Macchi scriveva dal
Mozambico, dove era giunto da pochi giorni e dove era stato accolto una prima
volta a fine gennaio 2020. In quell’occasione, però, il sacerdote era stato
costretto dopo soli due mesi a fare ritorno in Italia a causa della pandemia di
Covid-19.
Don
Filippo, vicario a Mandello “Sacro Cuore” dal 2006 al 2012, alla vigilia della
sua ripartenza per la terra africana aveva detto: “Parto molto volentieri e
sono felice di andare incontro a una Chiesa giovane, bella e affascinante ma
che si porta dietro tante fatiche, con un popolo povero, disorientato e
preoccupato per il suo futuro”.
E il vescovo di Como nel suo indirizzo di saluto aveva affermato: “Don Filippo parte anche a nome nostro e se noi restiamo è perché lo vogliamo sostenere da qui, facendo nostra la sua passione missionaria per poter essere missionari nell’ambiente in cui viviamo”. “E allora sarà bello - aveva aggiunto il prelato - tenere un collegamento stretto con lui”.
Tra
pochi giorni don Filippo riceverà la visita proprio del cardinale Oscar
Cantoni, che dal 13 al 20 giugno si recherà nel Nord del Mozambico per
incontrare il sacerdote originario di Gemonio, missionario fidei donum della
diocesi di Como.
La
missione di Mirrote,
dove vive e opera don Filippo, è situata nella diocesi di Nacala, il cui vescovo monsignor
Alberto Vera Arejula è stato di recente in visita a Como.
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