03 dicembre 2019

Mandello. A Rongio un bel presepe da visitare, per vivere un’emozione

(C.Bott.) Un bel presepe, in una suggestiva ambientazione. Un presepe per così dire essenziale, perché a dominare la scena è di fatto soltanto la natività. Com’è giusto che sia, verrebbe da aggiungere.
E’ stato realizzato a Rongio di Mandello all’ingresso di quella che in passato era una stalla, all’angolo tra contrada dei Ronchi - per intenderci, quella che dalla piazza della frazione porta alla chiesa di San Giacomo - e contrada Sant’Abbondio.
Annunciato da un cartello posizionato su un cavalletto da disegno (non a caso, perché l’autore del presepe coltiva anche la passione per la pittura), riproduce la facciata e l’interno di una chiesa, con tanto di colonne, altare e un bel dipinto che lo sovrasta.
Davanti ecco la scena della natività, con le statue in gesso di Maria e Giuseppe e con il Bambino.
Iniziato il 4 novembre, il presepe è stato completato in un paio di settimane e idealmente inaugurato in occasione della ricorrenza liturgica di santa Caterina, patrona della frazione, che si celebra il 25 novembre di ogni anno.
A realizzare il presepe - che può essere visitato tutti i giorni feriali nelle ore pomeridiane, il sabato e la domenica anche al mattino - è stato Roberto, che a Rongio (anzi, proprio a un passo dalla stalla che accoglie il presepe) abita da quattordici anni.
Non è nuovo, Roberto, a proporre un suo presepe agli abitanti della frazione e in generale a chiunque voglia salire fino a Rongio per visitarlo. Ogni anno, da più di un decennio, quella singolare quanto suggestiva location accoglie infatti la Natività. E ogni volta non manca qualche novità.
Per il 2019, come  detto, la scelta è caduta sulla chiesa, realizzata interamente in polistirolo su una struttura di legno e con le vetrate decorate a mano.
Ad affiancare Roberto nella realizzazione del presepe è stato anche quest’anno Lino. “Il mio obiettivo? Semplicemente creare un’emozione”, dice l’autore della Natività, che ora si appresta a completare l’opera allestendo all’esterno della sua abitazione un albero di Natale in legno, con alcune luminarie a dare un’attrattiva in più.
Creare un’emozione, si è detto. Roberto e Lino ci sono riusciti, non soltanto con la realizzazione del presepe - per così dire completato da una scena pastorale collocata in cima alla scala, appena oltre il portone d’ingresso - ma altresì con le musiche per organo e i canti gregoriani che “immergono” i visitatori nel clima delle festività.

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