13 luglio 2020

Quando Ivano Beggio scrisse: “Le Guzzi hanno un’anima diversa da tutte le altre moto”

E’ uscita l’autobiografia postuma del grande imprenditore, che nel 2000 volle l’acquisizione della Casa dell’Aquila da parte dell’Aprilia
(C.Bott.) Ha per titolo La mia Aprilia ed è l’autobiografia postuma di Ivano Beggio, non a caso definito “ultimo grande pioniere della motocicletta”. Di recente pubblicazione, riporta interessanti testimonianze, tra gli altri, di Valentino Rossi, Max Biaggi, Loris Reggiani, Loris Capirossi, Tetsuya Harada, Marco Melandri, Manuel Poggiali e Marcellino Lucchi.
In vendita online sul sito www.ivanobeggio.com e disponibile anche su Apple book, Google libri ed eBook Amazon, il libro racconta Ivano Beggio, scomparso nel marzo 2018 a Montebelluna all’età di 73 anni, e il suo legame con la motocicletta, a partire da quando - nel 1965 - l’imprenditore nativo di Rio San Martino di Scorzè, in provincia di Venezia, prese il comando dell’Aprilia, allora piccola fabbrica di biciclette e motorini fondata dal padre Alberto portandola in pochi anni a divenire la più grande produttrice europea di “due ruote”, capace di vincere decine di titoli mondiali.
Una bella favola interrotta nel 2004 quando, a seguito di una improvvisa crisi economica dovuta a quello che molti ritennero l’azzardato acquisto - nel 2000 - della Moto Guzzi, Beggio fu costretto a cedere Aprilia al Gruppo Piaggio.
Appena prima della sua morte, datata come detto marzo 2018, Beggio aveva ultimato di scrivere la propria autobiografia con l’aiuto di Claudio Pavanello, per lunghi anni responsabile stampa di Aprilia.
Un periodo di riflessione e ora Tina Beggio, consorte del grande imprenditore, ha deciso di completare l’opera affidando sempre a Pavanello il compito di raccogliere le testimonianze di famosi piloti e tecnici che hanno avuto modo di collaborare con il compianto ingegnere.
Nel capitolo dedicato al suo legame con la Casa dell’Aquila di Mandello Lario si legge: “Avevo sempre amato la Moto Guzzi. Fin da bambino ero rapito dalle sue creature, che giudicavo straordinarie e dotate di un’anima diversa da tutte le altre moto”. “Come ben sapete - aggiungeva Beggio - non ci sono ragioni razionali dietro un grande amore: per me Moto Guzzi era “la moto” e desideravo essere il principe azzurro che l’avrebbe riportata ai grandi fasti del passato”.
Purtroppo una serie di circostanze avverse si coalizzarono: il crollo repentino del mercato mondiale, i costi imprevisti del risanamento di Guzzi, le previsioni troppo ottimistiche del manager. Così in pochi mesi da azienda ammirata in tutto il mondo il Gruppo Aprilia entrò in una spirale senza uscita.
Seguirono momenti drammatici per Ivano Beggio e a metà 2004 l’imprenditore cedette la propria azienda e si ritirò a vita privata.

29 commenti:

  1. Sono d'accordo, Moto Guzzi ha un'anima che non hanno le altre moto. Le altre sono belle, colorate, accattivanti, scattanti, ma solo la Guzzi si puó chiamare "moto". Prende l'anima e Lo fa conquistandoti per sempre, come una bella donna. È viva ed è fedele, un'amore che passa da nonno a padre a figlio. Chi non la ama é perché non la conosce, non ne conosce le vittorie i fasti, i tormenti passati e i pregi attuali, non ne hanno colpa, solo non sanno che è ed è stata come il tricolore, un simbolo, una scuola, un prodigio per l'Italia nel mondo intero.
    Panozzo Paolo A.

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  2. Eggia' ma noi italiani sputiamo nel piatto che mangiamo.w guzzi w italia e viva il popolo italiano

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  3. Ho avuto una Guzzi Griso, sono stati 50000 km di goduria, è vero le Guzzi hanno un anima che si fa sentire. Poi ho avuto Ducati, Honda, Suzuki e ora una stupenda Aprilia Caponord,a nessuna di queste mi ha dato le stesse sensazioni della Guzzi. W le moto italiane, W la Guzzi.

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  4. Io ho una Norge 1200 del 2006 con 120.000 km ....e me la tengo... Sali in sella e te la godi...pure da ferma.

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  5. Dopo tante giapponesi,per i miei 60 anni mi sono regalato una V85TT..era stato amore a prima vista,e adesso..è passione pura!..mai provato niente del genere,e non tornerò mai più indietro..viva l'italia,e viva Moto Guzzi!

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  6. Come fare capire cosa si provava a girare con una LeMans 1000?una moto un motore straordinario un evoluzione di altre provate negli anni prima,quali 850 gt 850t3 so 1000...una passione che non si spegne neanche ora che causa congiunture varie non posso più...perdonando anche l'azzardo della ruota anteriore da 16 della LeMans 1000...che altro dire... C'è un vuoto in me per non aver proseguito la passione cedendo alle avversioni della vita è quasi come avere tradito...

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  7. ....Ivano beggio ..un grande uomo prima di essere un grande industriale...metteva il cuore al primo posto e non il portafoglio...vittima di un mondo di pirati e di politici venduti e banche corrotte serve di un sistema mafioso...ad majora

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    1. Concordo pienamente ho avuto per5 anni un le mans preparato, una meraviglia, vorrei ricordare che Aprilia è stata l'ultima regina del due tempi.

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    2. Concordo pienamente le tue riflessioni, tutte vere, ho iniziato a vendere Aprilia nel 1975 e ho avuto un bellissimo rapporto con Signor Ivano. L'ultima Aprilia l'ho venduta nel 2018, ma dal 2000 le cose sono peggiorate, non per colpa di Beggio, ma di alcuni suoi più importanti manager armai venduti alla concorrenza incapaci di creare moto come l'Aprilia e come le nuove Guzzi. Questo è un mio ragionamento non avvalorato ma dedotto, i nomi non li faccio, ma i traditori si sapranno ricoscere. Onore a Beggio e Signora ed ai collaboratori onest.

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  8. ho una Guzzi 750 ie.tutte le volte che la uso per itinerari in montagna rimango sempre estasiato , che moto e`fantastica!!!

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  9. V35 c anno 1983 basta questo per dire guzzi

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  10. Moto Guzzi da quando qualche anno fa è entrata in me tutto il restoè sparito non avrò mai altra moto che non sia una Moto Guzzi !!

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  11. Dopo tutte meno Kawasaki ho una Guzzi Griso, grandi soddisfazioni!

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  12. Per me dopo tanti scooter la prima moto quando ho girato per acquistare una moto ne ho viste tante Ne ho provate tante ma quando sono salito sulla v85tt ho provato qualcosa di indescrivibile quando si mette in moto quel rumore unico ed inconfondibile è una goduria

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  13. Nevada 350,California stone,v85tt,e ogni volta che la guidi è una nuova avventura

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  14. Ho tre ragazze una california, una v50 Monza e un v7 III special, tutto ciò grazie a tutti gli uomini che hanno creduto e sentito che Moto Guzzi non è solo una moto ma qualcosa di speciale. Qualcosa che non può essere spiegato ma provato e chi possiede una Moto Guzzi sa di cosa sto parlando!!!

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  15. Io ho avuto Guzzi, Ducati, MV Agusta... Ma la migliore e insuperata per me resta la RSV 1000 prima serie sotto tutti i punti di vista. Per non parlare delle Aprilia degli anni 90...magiche come la mia prima red rose 50....grazie Beggio.

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  16. Nato a rio san martino provincia di venezia...una precisazione

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  17. Uno storico marchio che tutto il mondo ci invidia..felice possessore di una Stelvio del 2010..cambiata da poco con multistrada pikes peack..due anime diverse

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  18. Paolo ho un Guzzi Falcone 500 del 1959 e un trimph scambler 900 . Quando accendo il Falcone è sempre una emozione unica ..sempre al primo colpo...

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  19. V 35 Imola dal 82 grande compagna mio figlio vuole uscire solo con lei perché lo guardano e lo fermano tutti. quando viaggiavo all'estero era uno spettacolo vedere le persone che lammiravano, poi con Carena e codino menani meravigliosa. MAI LASCIATO A PIEDI. PS LA MOTO GUZZI VANTA IL MAGGIOR NUMERO DI FANS NEL MONDO, NEI RADUNI DI HARLEY IN AMERICA E L'UNICA MOTO ACCETTATA PERCHÉ CONSIDERATA LA MOTO PER ECCELLENZA SALUTI

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  20. Ho avuto un Galletto, nel 1973 l'ho portato con me in Sud America. Andava con una benzina a 60 ottani che c'era in quell'epoca in Perù. Sono andato da Lima a Piura, 1000 km, e poi per molti anni l'ho usato per andare ovunque, non di fermava mai. C'erano le prime moto giapponesi, e tutti restavano incuriositi da questa moto così strana, e così straordinaria

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