20 novembre 2021

La Gilardoni "chiama" gli studenti del Politecnico di Torino: “Qui da noi si fa innovazione”

Una trentina di ragazze e ragazzi del corso di laurea magistrale in ingegneria elettrica in visita ieri con il loro docente Aldo Canova all’azienda di Mandello Lario



di Claudio Bottagisi

L’uno è direttore generale della “Gilardoni raggi X”, l’altro è docente al Politecnico di Torino e coordinatore del corso di studi di ingegneria elettrica. Entrambi fanno parte dell’AIPnD - Associazione italiana prove non distruttive, organizzazione a carattere scientifico, culturale e professionale fondata nel 1979.

Il comune intento di promuovere la conoscenza scientifica e tecnica e dello sviluppo tecnologico appunto delle prove non distruttive, unito al proposito di valorizzare le attività professionali di coloro i quali operano nel settore e di favorire tra i soci dell’associazione lo scambio di idee, esperienze e conoscenze hanno portato Davide Baratto e Aldo Canova a incontrarsi in più di un’occasione.

Proprio dalla condivisione di comuni obiettivi è scaturito il progetto che ieri, venerdì 19 novembre, ha scritto in “Gilardoni” la sua prima pagina, rappresentata dalla visita di un gruppo di studenti dell’ateneo torinese, guidati dallo stesso professor Canova, all’azienda di Mandello Lario leader a livello internazionale nella produzione e distribuzione di apparecchi a raggi X e ultrasuoni per i settori medicale, industriale e della sicurezza.



Una giornata in terra lariana, con il fascino del lago e dei monti a fare da suggestivo scenario, per una trentina di ragazze e ragazzi al primo dei due anni del corso di laurea magistrale in ingegneria elettrica, frequentato dopo aver conseguito la laurea triennale.

Accolti in mattinata in azienda, gli studenti hanno visitato lo stabilimento, incontrato dirigenti e tecnici e conosciuto la storia della “Gilardoni”, che nel 2022 taglierà il traguardo dei 75 anni di attività essendo stata fondata nel 1947 dall’ingegner Arturo Gilardoni.

Non un punto d’arrivo, come detto, bensì il primo atto di una collaborazione che vedrà in futuro l’azienda mandellese e il Politecnico scrivere altri capitoli nel segno di un reciproco scambio di competenze e conoscenze e dare ai giovani l’opportunità di vivere significative esperienze in previsione del loro inserimento nel mondo del lavoro.

Cosa significhi lavorare in “Gilardoni” gli studenti piemontesi lo hanno appreso proprio in occasione della loro giornata lariana, in particolare durante l’incontro pomeridiano con Davide Baratto, introdotto dal direttore generale con alcuni riferimenti alla nascita dell’azienda e al cammino fin qui percorso, con la sottolineatura dei passaggi più significativi. Tra questi l’attività svolta per la protezione dagli attacchi terroristici, l’incremento degli ultrasuoni, la prima tomografia industriale del 1999, l’ininterrotta divulgazione scientifica e, con l’avvento della pandemia, l’attuazione di una soluzione innovativa per sanificare qualsiasi oggetto grazie alle proprietà dell’ozono.



“Qui si fa innovazione a 360 gradi - ha detto Baratto - e farlo da quasi 75 anni è una sfida difficile ma avvincente. E’ un motivo d’orgoglio di cui poche altre aziende possono fregiarsi. C’è tanta passione, dietro il lavoro dei nostri tecnici e delle maestranze. E c’è il desiderio di stare al passo con i tempi, di saper cambiare e trasformarsi e di dare risposte concrete alle mutate esigenze della società”.

Quindi altri passaggi: “Gilardoni è solida anche se piccola rispetto ad altri giganti ma la flessibilità, la creatività, la fantasia e, come detto, la passione per ciò che facciamo sono le nostre armi vincenti. E poi noi mettiamo al centro le idee e le persone”.

Rivolto agli studenti, il direttore generale ha aggiunto: “Nell’immediato futuro toccherà proprio a voi portare nuove idee e sappiate che da noi c’è modo di esprimersi e di farle valere, perché qui si sono formati alcuni tra i nomi più importanti nel campo della radiologia”.



“Sì, qui si può fare la differenza - ha sottolineato - e si valorizzano gli ingredienti fondamentali dello spirito innovativo. “Gilardoni” ha scritto la storia ma adesso è il vostro momento, perciò se e quando vorrete proporvi sappiate che vi accoglieremo, perché per chi sa fare la differenza un posto da noi c’è e ci sarà sempre”.

Una serie di preziose indicazioni (e di utili suggerimenti) su come avvicinarsi al mondo del lavoro da parte di Elisabetta Ripamonti, responsabile risorse umane dell’azienda, l’apprezzamento manifestato dal professor Canova per la lungimirante visione del rapporto con i giovani e con le Università, poi sul terrazzo più alto della “Gilardoni” la foto di gruppo. Con la maestosa Grigna da una parte e il lago dall’altra a calamitare gli sguardi affascinati degli studenti piemontesi.


Davide Baratto, direttore generale di "Gilardoni" (a sinistra), e il professor Aldo Canova.









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