20 settembre 2019

“Tor des géants”, grande prova del mandellese Alessandro Gilardoni

Ha coperto i 330 chilometri del massacrante trail valdostano, con ben 24.000 metri di dislivello, in 117 ore
Il mandellese Alessandro Gilardoni al traguardo del Tor des géants 2019.
(C.Bott.) Una grande passione per il trail, la voglia di mettere alla prova innanzitutto se stessi, un adeguato allenamento alle spalle e una condizione mentale che porti ad accettare situazioni obiettivamente difficili.
Sono un po’ questi gli “ingredienti” da cui non possono prescindere coloro i quali scelgono di partecipare al “Tor des géants”, il “Giro dei giganti” in “lingua” valdostana.
Di cosa si tratta è presto detto. E’ una gara di trail di categoria XXL che si disputa ogni anno a settembre in Valle d’Aosta, con partenza e arrivo a Courmayeur dopo aver percorso i sentieri delle alte vie della regione, attraverso il territorio di oltre trenta comuni.
Gilardoni in un tratto del percorso del Tor des géants.
Non a caso considerato tra i più duri al mondo, il trail si svolge a velocità libera e in regime di semi-autosufficienza, con l’atleta che deve portare con sé l’indispensabile per la sussistenza, potendo rifornirsi esclusivamente presso punti di assistenza prestabiliti.
Le richieste di partecipazione sono sempre ben superiori al numero massimo di partecipanti ammessi (nel 2017, per la cronaca, furono più di 2.300) e dall’edizione di cinque anni fa sono stati introdotti i commissari di gara per evitare tagli del percorso e situazioni di pericolo.
Imponente è anche la macchina organizzativa. Vengono ad esempio mostrati tutti i tempi di passaggio in punti predefiniti del percorso, corrispondenti ai rifugi o ai comuni attraversati, l’ora di entrata e quella di uscita dalle basi-vita e le previsioni di arrivo al punto successivo.
Il tracciato è un anello di 330 chilometri, per complessivi 24.000 metri di dislivello positivo. Attraversa 25 colli oltre i 2.000 metri, una trentina di laghi ed è compreso fra i 300 e i 3.300 metri di altitudine.
Insomma una competizione tanto affascinante quanto massacrante. Come dire, un trail non per tutti che quest’anno era in calendario per l’8 settembre (o, per meglio dire, a partire da quella data).
Un trail alla decima edizione e che per il quinto anno ha visto al via anche il mandellese Alessandro Gilardoni, già al nastro di partenza del Tor des géants nel 2011, nel 2012 (quella volta giunse al traguardo dopo 110 ore tra corsa e cammino), nel 2013 e nel 2017.
Sessant’anni e una passione per il trail che nel 2017 l’ha visto ideare il “Trail delle Grigne Sud”, quest’anno in calendario per sabato 28 settembre, Gilardoni anche questa volta è arrivato fino in fondo, tagliando il traguardo alle 9.30 di venerdì 13 settembre 117 ore dopo la partenza, avvenuta a mezzogiorno come detto di domenica 8.
Una vera e propria impresa, perché negarlo?, considerato tra l’altro che quest’anno i partecipanti al Tor des géants (in totale oltre 900) hanno dovuto affrontare condizioni climatiche spesso avverse, con pioggia, vento, freddo e persino neve.
Cos’altro aggiungere? Come minimo i più vivi complimenti.

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